Il caso Reggina entra in Consiglio, Brunetti: 'Si è parlato troppo, tutto basato sul pettegolezzo'

"In questa vicenda si è mischiato di tutto, vicende personali, politiche e giornalistiche"

“Non so quanto sia utile rispondere dopo le sollecitazioni della minoranza che poi puntualmente va via senza aspettare la risposta del sindaco. Non è un bel segnale che si da alla città”.

Il sindaco f.f. di Reggio Calabria Paolo Brunetti, a fine consiglio comunale, risponde a quanto sollevato dai consiglieri di opposizione nei preliminari sulla questione Reggina. Milia e Ripepi in particolare hanno puntato il dito contro Brunetti accusandolo di avere svenduto la Reggina affidando le sorti della squadra, a una cordata di imprenditori che, a detta di Milia, “non è neppure paragonabile alle altre proposte”.

“Premesso che domani confermo la presenza in commissione, esordisce Brunetti, non mi sono mai sottratto alla discussione, paura zero. Sarà l’occasione per dire tante cose che ho preferito non dire in questo periodo. L’obiettivo principale era quello di garantire e salvaguardare la continuità calcistica della nostra società. L’occasione sarà ghiotta per dire tante cose ma qualcuna ve la voglio anticipare adesso”.

“Credo che sulla questione La Fenice e Reggina si è detto troppo e a sproposito. Tutti hanno avuto voce in questa città, addirittura i presidenti falliti che ci hanno mandato in B. Commenti di allenatori della Reggina con 5 incarichi e sei esoneri che dispensavano consigli. Questa è la città che, dopo che si assumono decisioni, ti dicono che non si doveva fare così ma ‘come ti dico io’.

Oggi vi dico grazie, so sbagliare da solo e non vi preoccupate di dare più consigli. Lo dirà il tempo se ho sbagliato. In questa vicenda si è mischiato di tutto, vicende personali, politiche e giornalistiche. Tutte basate sul pettegolezzo. E’ uno scandalo che mio nipote giochi nella Reggina? Andate dai Carabinieri. L’ho detto più volte, forse la scelta più utile era quella di scegliere un’altra cordata. Avrei potuto scegliere un’altra cordata e tutto sarebbe stato più tranquillo. Ma sicuramente la mia scelta è quella più adeguata, secondo la documentazione che è arrivata e l’affidabilità dimostrata”.

E su Bandecchi, il sindaco f.f. Brunetti si toglie qualche sassolino dalla scarpa.

“Qualcuno ha detto che se viene a Reggio viene sparato, questo non lo permetto a nessuno. Può venire paperon de paperoni ma deve rispettare prima la città e poi i suoi cittadini. La dignità di una città non si compra ma si guadagna con il rispetto per i cittadini. Non tutto si basa sui soldi. Speriamo che La Fenice dimostri adesso la sua serietà”.