Masterplan per il futuro di Reggio: discussioni e progetti per una città delle opportunità
Strategie per la mobilità, sostenibilità e lo sviluppo territoriale. Un evento di confronto con esperti e istituzioni
25 Marzo 2025 - 15:49 | Comunicato Stampa

Si è svolto nella mattinata di martedì 25 marzo, presso la Sala Perri di Palazzo Alvaro, il convegno sul Masterplan “Una strategia condivisa per il futuro di Reggio Calabria”.
L’evento, promosso dall’assessorato alla “Città sostenibile ed accessibile”, è stato un momento di confronto tra Istituzioni, esperti e rappresentanti del territorio per discutere il Masterplan della città, proseguendo nel percorso partecipato avviato già da mesi.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali di:
- Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria,
- Clara Vaccaro, Prefetto di Reggio Calabria,
- Massimo Lauria, Prorettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria,
- Maria Stefania Caracciolo, Assessore regionale.
Il contributo di Paolo Malara: un progetto condiviso per la città

L’assessore Paolo Malara, introducendo il convegno, ha sottolineato l’importanza di un confronto continuo con Enti, Organismi, Ordini professionali e soggetti operanti sul territorio per la realizzazione del Masterplan. Ha evidenziato che, pur essendo il Comune a pianificare le strategie, è fondamentale collaborare con Enti sovraordinati come Ferrovie dello Stato, ANAS e l’Autorità di sistema per una progettazione efficace.
“Il ruolo della ferrovia, la gestione dei nodi stradali e l’intermodalità devono essere affrontati in sinergia”, ha dichiarato Malara, aggiungendo che il Masterplan punta a una visione sistemica centrata sulle persone e sulla qualità della vita. “Vogliamo sottrarre spazio alle automobili per liberare e rendere vivibili gli spazi urbani”, ha concluso.
Falcomatà: il Masterplan per una “città delle opportunità”
Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha evidenziato come il convegno rappresenti un’ulteriore tappa nel percorso di condivisione del Masterplan con la città. “Il Masterplan è uno strumento di indirizzo politico e strategico, aperto al contributo di Istituzioni, Associazioni di categoria, Ordini professionali e cittadini”, ha dichiarato.
Falcomatà ha sottolineato l’importanza di recuperare la connessione con il mare e migliorare le connessioni con le aree interne, montane e collinari, ma anche di creare spazi per nuove attività imprenditoriali. “Una città delle opportunità deve garantire la possibilità ai giovani di tornare e contribuire alla crescita della città con le competenze acquisite”, ha concluso il sindaco.
L’importanza della rivitalizzazione con azioni immateriali

L’Assessore Carmelo Romeo, responsabile della “Città europea e resiliente”, ha parlato dei progressi grazie agli interventi finanziati con fondi europei, come la rigenerazione costiera e la riqualificazione di luoghi pubblici come il Lido Comunale e il Tempietto. Romeo ha enfatizzato l’importanza della trasformazione sociale e immateriale della città, rendendo vivibili i luoghi rigenerati con iniziative socio-culturali mirate.
I contributi degli esperti
Il convegno ha visto gli interventi di:
- Lorenzo Bellicini, Direttore del CRESME, che ha analizzato gli scenari economici e demografici della città.
- Salvador Rueda, Direttore dell’Agenzia di Ecologia Urbana di Barcellona, che ha affrontato il tema delle trasformazioni urbane e dei nuovi modelli di mobilità.
- Saverio Mecca, Professore emerito dell’Università di Firenze, che ha parlato del rilancio dei borghi, con particolare attenzione alla storia e alla morfologia del territorio comunale.
Tavoli tematici e partecipazione attiva
La seconda parte dell’evento ha visto protagonisti gli attori territoriali, con la partecipazione di rappresentanti di Enti ed aziende locali e degli Ordini professionali, in due tavoli tematici.
Il percorso partecipato del Masterplan
Il percorso del Masterplan prosegue con la volontà di renderlo un processo sempre più partecipato e corale, con l’idea che solo questa modalità consente alla città di fare proprio uno strumento che definisce gli scenari futuri, trasformando anche quelli presenti. Un obiettivo che è soprattutto socio-culturale, non meramente tecnico.
