Calabria, sindaco ordina coprifuoco per i minori di 14 anni, Marziale: ‘Sono d’accordo, colpa dei genitori’

"Se vogliamo che i figli siano educati, bisogna anche avere il coraggio di adottare estremi rimedi. Per educare ci vuole coraggio", le parole del Garante

marziale garante

“I minori hanno il diritto ad essere educati, ma hanno il dovere di essere educati”: comincia così la disamina del Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, in relazione al provvedimento varato dal sindaco di Praia a Mare, nel cosentino, che obbliga al coprifuoco, a partire dalla mezzanotte, i minori non accompagnati da genitori o adulti che ne facciano le veci.

Marziale: “La responsabilità genitoriale è assente”

“Si ha l’impressione – evidenzia Marziale – che i diritti dei minori consistano in una sorta di immunità, ma così non è. Fino al compimento del diciottesimo anno, essi sono sotto giurisdizione della ‘responsabilità genitoriale’, la cui mancanza di esercizio costringe le autorità pubbliche ad assumere iniziative. Ecco l’aspetto più dolente della vicenda: che debba essere un sindaco ad assumere una responsabilità collettiva, per mancato esercizio della responsabilità genitoriale”.

Un appello alle famiglie

“Dove sono i genitori quando i figli si accoltellano in pubblica piazza? E dove sono – incalza il Garante – quando si ubriacano e schiamazzano fino alle prime ore del mattino? E cosa fanno quando addirittura non tornano a casa per notti intere? E con chi se la prendono i genitori se i figli tornano feriti, o in preda a sostanze psicotrope o alcol? Sono domande che non riguardano soltanto Praia a Mare, ma dovrebbero coinvolgere una generazione genitoriale, il cui disimpegno finisce per determinare ciò che tutti abbiamo sotto gli occhi”.

Protezione anche per i minori corretti

Per Marziale: “È evidente che un coprifuoco finisca per penalizzare anche i minori che nulla hanno a che vedere con il disordine, ma è anche collateralmente un modo per proteggerli dai malintenzionati. Quanti ragazzi e ragazze sono finite in mezzo a risse senza aver alcuna responsabilità, ma solo perché passavano nel momento sbagliato nel luogo sbagliato?”.

“Per educare ci vuole coraggio”

“Si – conclude il Garante – sono, purtroppo, d’accordo con la misura emergenziale adottata dal sindaco e ciò non deve stupire. Piuttosto la inasprirei con il sostegno della magistratura minorile: in caso di recidiva si tolga la responsabilità genitoriale, perché in fondo il problema è quello. Pagano i minori per deresponsabilizzazione adulta. Ma se vogliamo che siano educati, bisogna anche avere il coraggio di adottare estremi rimedi. Per educare ci vuole coraggio”.