Coronavirus, Klaus Davi: 'Spot sbagliati, serviva campagna shock'

In posti come Milano, la cattiva comunicazioni ha causato morti

«Gli spot che vedo in giro sono sbagliati, asettici, troppo didascalici. Per motivare le persone, soprattutto i più irresponsabili che, mi spiace doverlo dire, in questa fase si sono rivelati gli anziani e gli adolescenti, sarebbe servito uno spot shock e uno slogan molto semplice: ‘Stare a casa ti salva la vita’». Lo ha dichiarato Klaus Davi, imprenditore della comunicazione, giornalista e saggista.

«Per non parlare della ridicola campagna ‘Milano non si ferma’. Quella l’ho trovata come una forma di istigazione a delinquere e a prendere il Coronavirus ed è molto grave che sia stata sposata da politici. Ora gli effetti nella mia città si vedono», ha concluso Davi.