Coronavirus, Klaus Davi: ‘Spot sbagliati, serviva campagna shock’
In posti come Milano, la cattiva comunicazioni ha causato morti
19 Marzo 2020 - 14:45 | Comunicato

«Gli spot che vedo in giro sono sbagliati, asettici, troppo didascalici. Per motivare le persone, soprattutto i più irresponsabili che, mi spiace doverlo dire, in questa fase si sono rivelati gli anziani e gli adolescenti, sarebbe servito uno spot shock e uno slogan molto semplice: ‘Stare a casa ti salva la vita’». Lo ha dichiarato Klaus Davi, imprenditore della comunicazione, giornalista e saggista.
«Per non parlare della ridicola campagna ‘Milano non si ferma’. Quella l’ho trovata come una forma di istigazione a delinquere e a prendere il Coronavirus ed è molto grave che sia stata sposata da politici. Ora gli effetti nella mia città si vedono», ha concluso Davi.
