Covid, ci sarà una terza dose per tutti. In farmacia o dal medico di base

L'intenzione di Bruxelles è puntare tutto su un accordo con Pfizer, chiudendo per un miliardo di dosi

Mentre buona parte degli italiani aspetta di ricevere la seconda dose (e una discreta percentuale di cittadini anche la prima…) si parla sempre più insistentemente della terza dose, da somministrare dal prossimo autunno.

“Noi sappiamo che dopo un po’ di anni decadono gli effetti dei vaccini. La carica anticorpale del vaccino del tetano, ad esempio, dura dieci anni. Per altri tipi di vaccini magari dura quaranta o cinquant’anni. Per il Covid pensiamo che magari a distanza di un anno si dovrebbe fare un richiamo e noi ci stiamo già attrezzando dal punto di vista logistico e di approvvigionamento dei vaccini”.


Lo ha dichiarato il commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di un incontro al ministero della Marina.

Oltre a garantire sulla scorta di vaccinazioni, Figliuolo anticipa come dagli hub vaccinali si passerà salvo sorprese a medici di base, ospedali e farmacie. 

“Abbiamo già opzionato di concerto con l’Unione europea, una quantità tale di vaccini, per coprire tutta la popolazione con un ulteriore dose ed anche con una robusta riserva. Per la futura vaccinazione immagino uno spostamento dagli hub agli ospedali, medici di base, farmacia, punti vaccinali aziendali”.

La Commissione Ue ha già fatto capire che non rinnoverà i contratti di fornitura dei vaccini a vettore virale, anche e soprattutto per i ritardi di AstraZeneca che hanno rallentato inizialmente la campagna vaccinale europea. L’intenzione di Bruxelles è puntare tutto su un accordo con Pfizer, chiudendo per un miliardo di dosi.

Regioni: ‘Noi già pronti a partire’

Ristobottega

Servirà quindi, come fatto sino ad oggi, una stretta sinergia con le regioni. Sul tema della terza dose è intervenuto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.

“Abbiamo una macchina delle Regioni che è pronta già da adesso a partire, ma è chiaro che una cosa è se serve una terza dose e poi finisce là, un’altra se sarà un vaccino annuale. Se diventasse un vaccino ripetitivo a quel punto noi dovremmo passare dalla straordinarietà di questa campagna vaccinale all’ordinarietà, che significa coinvolgere i medici di medicina generale e le farmacie”, le parole di Fedriga.