Rifiuti e discarica di Melicuccà, Rogolino (Impegno e identità): ‘Conflitto interno al centrosinistra’

L’esponente del movimento che fa riferimento ad Angela Marcianò denuncia le promesse tradite da Falcomatà: ‘Rassegni le dimissioni’

“L’annoso problema della raccolta dei rifiuti nella nostra città, è ben lungi dall’essere risolto”.

L’amara constatazione è di Francesca Rogolino, socio fondatore di Impegno e Identità, contenitore politico di idee che fa riferimento alla già candidata a sindaco Angela Marcianò. Il grido d’allarme arriva dopo che il Tar per la Calabria, sezione staccata di Reggio Calabria, ha accolto il ricorso presentato dal sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio e, per effetto di questo, ha disposto, con relativa ordinanza, la sospensione per la realizzazione della discarica di Melicuccà, fissando la data del 22 settembre 2021 per l’udienza pubblica.

Situazione complessa

Per la Rogolino starebbe andando in scena un “vero conflitto” all’interno della Città Metropolitana, “se è vero, come lo è – argomenta la Rogolino – che il ricorrente sindaco Ranuccio è il delegato, nell’ambito della stessa, proprio del sindaco Falcomatà”.

Di conflitto trattasi, ma in realtà Ranuccio non è il delegato al Ciclo dei rifiuti della Metrocity, ruolo occupato ad oggi dal sindaco di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda. In ogni caso – sottolinea l’esponente di Impegno e identità – la querelle scatenatasi tra istituzioni, ambientalisti e gruppi politici, ha interessato non solo il Tar, ma anche la Procura della Repubblica.

“Un cammino giudiziario complesso dunque, i cui risvolti non sono per nulla definiti e che si sta consumando all’interno della stessa maggioranza di centro sinistra”.

 

Promesse tradite

Per Rogolino i ripetuti proclami fatti da “autorevoli personaggi” della giunta Falcomatà, secondo i quali la problematica starebbe per risolversi, “cadono giorno dopo giorno sotto la scure di una verità manipolata”, di contraddizioni palesi, annunci infondati e scelte sbagliate.

“Solo pochi mesi fa infatti, in particolare a novembre 2020, la giunta Falcomatà rivolse un appello alla cittadinanza con il quale rassicurava che nel giro di un mese l’emergenza rifiuti sarebbe stata appianata. La soluzione si trovava nell’area dell’impianto di Sambatello che, a detta loro, avrebbe ripreso regolare funzionamento con un conferimento, in totale, di circa 250 tonnellate di rifiuti giornalieri. Ai fatti però si preferiscono gli annunci. Ad oggi, infatti, non si intravedono segnali positivi all’orizzonte; la situazione, piuttosto, continua ad aggravarsi, con la città sempre più soffocata dall’immondizia e ostaggio di una maggioranza consiliare incapace di offrire spunti seri per chiudere dignitosamente questo capitolo”.

Serve il Piano d’Ambito

Francesca Rogolino ricorda poi che spetta alla Città Metropolitana di Reggio Calabria (per l’ Ato relativa al territorio di propria competenza) occuparsi di tutte le fasi relative al ciclo di rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento negli impianti previsti.

“A tutt’oggi però, nostro malgrado, non è stato previsto alcun piano d’ambito. Appare quindi ridicolo che l’amministrazione comunale continui a rimpallare le proprie responsabilità sugli altri. Alla luce di quanto detto e in assenza di fatti amministrativi concreti, non ci resta che auspicare uno scatto di dignità da parte della giunta comunale, invitandola a deporre le armi e a rassegnare le proprie dimissioni a questo punto più che inderogabili”.