Mediterranea, Zimbalatti nuovo Rettore: 'Darò tutto per questa Università'

"Siamo una piccola università che soffre di tante limitazioni e criticità. Dalla consapevolezza di queste dobbiamo trarre la forza per sfruttare le nostre enormi potenzialità". Le parole del nuovo Rettore dell'Ateneo reggino

Giuseppe Zimbalatti è il nuovo Rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Nella giornata di ieri, il professore, già direttore del Dipartimento di Agraria, ha parlato di fronte ai colleghi ed alla stampa locale.

Un discorso sentito, in cui non sono mancati attimi di commozione da parte del nuovo Rettore che, ripercorrendo brevemente il passato, si è lanciato immediatamente nelle sfide per il futuro dell’Ateneo reggino.

Il discorso di Zimbalatti da nuovo Rettore

“Nonostante questo giro burrascoso che ci ha coinvolto negli ultimi 3 mesi, la nostra Università non si è mai fermata – ha sottolineato, in apertura, Zimbalatti. Sin dal primo momento tutti colleghi, i dirigenti, i tecnici, il personale tutto si è mobilitato decuplicando i propri sforzi perché tutto continuasse “come se nulla fosse” nelle attività.

Ma qualcosa è successo – ha ammesso il neo Rettore – ovviamente si tratta di qualcosa da cui dobbiamo trarre un grande insegnamento. Insegnamenti che, nel mio piccolo, ho cercato di tradurre ed interpretare nel mio programma”.

Dopo un breve passaggio sulla questione “Magnifica”, Zimbalatti si è poi concentrato sulla storia dell’Università Mediterranea:

“Quest’anno ricorre il 40° anniversario della fondazione ufficiale, ma siamo a circa 60 anni di vita. Se ci troviamo oggi a celebrare l’ottavo rettore di questa università non possiamo non prendere atto della storia dell’Ateneo, oltre che ringraziare i predecessori, compresi quelli che purtroppo non ci sono più“.

Non nasconde l’emozione Zimballati che, a più riprese si interrompe per ritrovare la voce, sempre accompagnato dagli applausi scroscianti da parte del pubblico presente in aula.

“Uno stato emotivo molto forte si è impadronito di me – ha spiegato con molta onestà. La mia vita professionale – ha aggiunto il nuovo Rettore – è iniziata da Gallina, ero solo un giovincello scherzoso, laureato a Napoli. Capite bene, dunque, che tornare a Reggio Calabria ed avere questa fortuna è stato per me un grande privilegio.

Ho avuto tutto da questa Università ed in cambio, io darò tutto.  Non posso che ringraziare con immenso affetto gli amici Carmelo De Capua e Nicola Moraci, sono stati dei mesi difficilissimi e loro con grande competenza ed impegno, li hanno animati. Sono convinto che la strada che abbiamo da intraprendere debba sempre andare verso il concetto di “comunità” di cui tanto si è parlato, ma probabilmente si è attuato poco.

Siamo una piccola università che soffre di tante limitazioni e criticità, ma dalla consapevolezza di queste dobbiamo trarre la forza per sfruttare le nostre enormi potenzialità. Per questo a me piace, da calabrese, individuare nell’università l’ultimo baluardo, un presidio di cultura e dell’attività economica. Questo sarà il mio impegno assoluto che perseguirò con tutti i miei sforzi”.