Nuovo DPCM, Nucera: 'Calabria zona rossa? Scelta folle. Azione penale contro il Governo'

Il Presidente de 'La Calabria che vogliamo' contesta le misure stringenti che rischiano di disastrare ulteriormente una regione già in grande difficoltà.

Le misure inserite all’interno del nuovo DPCM vedono diventare la Calabriazona rossa’. Ne conseguiranno restrizioni e ulteriori chiusure di attività. Giuseppe Nucera, Presidente del movimento ‘La Calabria che vogliamo’, non ci sta e contesta le misure stringenti che rischiano di disastrare ulteriormente una regione già in grande difficoltà.

CALABRIA AD UN PASSO DAL BARATRO

“La Calabria si trova ad un passo dal baratro per colpa di una politica incapace. Gli amministratori locali e nazionali con la loro insipienza stanno distruggendo una regione. Per fortuna la nostra regione sin da marzo si è sempre contraddistinta per essere una delle meno colpite dal Covid-19, la possibile chiusura arriva non per una reale emergenza ma perchè non si è fatto nulla per aumentare i posti di terapia intensiva negli ultimi mesi. Anni di commissariamento non sono serviti a nulla se non a peggiorare la situazione di una sanità già a pezzi. Questo rischia di essere il colpo di grazia per l’economia della nostra regione.”

UNA SCELTA SCELLERATA

“I dati relativi ai contagi vedono la nostra regione sin dall’inizio della pandemia come la meno colpita d’Europa, non a caso la Germania aveva inserito la Calabria tra i luoghi sicuri da visitare. Adesso arriva questa scelta scellerata, figlia dell’incapacità amministrativa della classe politica regionale e nazionale. Non ci sarà attività economica che potrà resistere ad una nuova serrata, il nostro territorio già in ginocchio rischia di subire adesso la mazzata definitiva per colpa dell’imbarazzante incapacità della politica regionale e nazionale.”

PRONTI AD AZIONE LEGALE CONTRO IL GOVERNO

“Abbiamo dato incarico all’Avv. Francesco Palmeri di predisporre gli atti dell’azione civile e procedere sia in sede penale che civile davanti ai giudici perché condannino il capo del Governo ed i Commissari che da 10 anni gestiscono la sanità in Calabria al risarcimento degli ingenti danni che la loro condotta provoca alle popolazioni ed alle imprese calabresi”, conclude l’ex Presidente di Confindustria Rc.