Elezioni a Reggio, Lamberti presenta la sua squadra: ‘Se non vi piace la città, dateci una mano’ – FOTO
Presentato al Teatro sullo Stretto di Campo Calabro il nuovo polo civico. Lamberti: “Non abbiamo nemici, solo un sogno da realizzare”
29 Marzo 2025 - 17:39 | di Eva Curatola

Un teatro gremito, entusiasmo palpabile, e soprattutto la consapevolezza che il futuro di Reggio Calabria possa e debba ripartire dal basso. È con questo spirito che il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo ha presentato il progetto civico che guiderà verso le elezioni comunali del 2026.
“Mi hanno beatificato, ma io sono solo un cittadino che ama Reggio. Questo progetto è nato da lontano, passo dopo passo, incontrando categorie, ascoltando i bisogni reali. Il nostro programma? Non c’è ancora, dobbiamo scriverlo insieme, noi con voi e voi con noi”.
Un intervento sentito, appassionato, intriso d’amore per la città e per il suo potenziale troppo spesso inespresso. Lamberti non usa giri di parole:
“Reggio non è una città normale. Stiamo perdendo i nostri giovani, la nostra energia vitale. Dobbiamo fare in modo che chi parte possa tornare con orgoglio, con competenze. Reggio deve tornare ad essere una città bella, gentile, funzionale”.
“Non vogliamo essere etichettati. Vogliamo essere riconosciuti per ciò che siamo”

Il dott. Lamberti ha toccato anche il tema dell’immagine della Calabria, spesso piegata da stereotipi dannosi.
“Non vogliamo più essere identificati come mafiosi o ‘ndranghetisti. Siamo uomini di cultura. I nostri figli vincono concorsi di astronomia e matematica, studiano latino e greco, partono con la Samsonite e un bagaglio enorme di conoscenze. È ora di gridare al mondo l’orgoglio di essere reggini”.
E ancora, l’accusa a una classe dirigente distratta e lontana dalle esigenze reali del territorio:
“A Reggio abbiamo un teatro, uno è diventato paninoteca. Abbiamo i Bronzi, il planetario, le mura greche, De Chirico e Fontana nel Palazzo della Cultura, ma nessuno lo sa. Non ci sono guide, informazioni, collegamenti. Chi arriva all’aeroporto non sa dove andare. È inaccettabile”.
Sul museo del mare, ironizza amaramente:
“Sotto quel masso che doveva segnare l’inizio dei lavori c’è sepolta Reggio. Eppure, se fossimo in alta Italia, pagherebbero oro solo per il nostro panorama. Non è merito nostro, ma perché non farne un motivo d’orgoglio?”.
Il messaggio è chiaro:
“Non abbiamo la bacchetta magica. Ma vogliamo rendere questa città degna della sua storia. Il nostro nemico è solo l’illegalità. Non abbiamo rivali politici, ma un progetto da costruire insieme. Viva Reggio”.
Le voci del movimento civico: “Questo progetto è un atto d’amore”

Nuccio Azzarà
“Se fossimo stati soddisfatti della politica, non saremmo qui oggi. La gente perbene vuole riprendersi la città. Offriamo competenze, non mediocrità. Il dott. Lamberti scende in campo per amore, non per interesse. Siamo pronti a cambiare il verso di questa città”.
Avv. Domenico D’Agostino
“Non basta candidarsi. Serve amore per la città. Reggio ha tutto per essere normale, per diventare esempio. Oggi siamo qui da percorsi diversi, ma con un solo obiettivo: invertire la rotta”.
Antonio Marziale (Garante Infanzia e Adolescenza)
“Internet ci ha fatto guardare lontano, dimenticando la prossimità. La politica guarda a Marte mentre la città soffre. Ma il civismo è passione. Lamberti ha dimostrato amore concreto per Reggio. È tempo di costruire”.
Umberto Montella
“Lamberti è un benefattore silenzioso. Durante il Covid ha messo a disposizione strutture e risorse per la comunità. Mi ero disamorato della politica, ma questo progetto mi ha fatto ritrovare la voglia di combattere. La cultura è motore economico, non orpello. Dobbiamo anteporre il bene comune alle ideologie”.
Tuccio
“Gli esseri pensanti danno fastidio alla politica. I partiti oggi abbassano il livello culturale, e la borghesia professionale si è ritirata. La città è stanca delle logiche di spartizione. Il nostro obiettivo è ricostruire sulle orme dei grandi meridionalisti. Reggio ha bisogno di altro. Ha bisogno di Lamberti”.
L’incontro al Teatro sullo Stretto non è stato solo una presentazione politica, ma un richiamo collettivo all’impegno civile, alla partecipazione attiva e all’orgoglio identitario. Il progetto civico guidato da Eduardo Lamberti Castronuovo si propone come alternativa credibile in un panorama politico frammentato e distante dai cittadini. Un percorso che, come sottolineato dai protagonisti, non si fonda su personalismi o logiche di partito, ma sulla volontà condivisa di ridare dignità a Reggio Calabria, partendo dalla sua storia, dalla sua cultura e, soprattutto, dalla sua gente. Ora la sfida più grande sarà trasformare queste parole in azioni concrete e questa volta farlo insieme.
