Miramare Bis, Falcomatà: 'In questi anni un'attenzione particolare. Affronteremo anche questa vicenda'

"Credo che in questi anni ci sia stata un'attenzione particolare però continuare a parlare di questo ingolfa il dibattito politico"

Chiuso il capitolo ‘Miramare‘, in attesa di leggere le motivazioni che hanno spinto i giudici della Corte di Cassazione ad annullare senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di tutti i ricorrenti, presto si aprirà, purtroppo per il sindaco Falcomatà, un atro paragrafo, questa volta tutto da scrivere, relativo al ‘Miramare Bis‘.

Nel secondo procedimento giudiziario, legato al primo processo, l’unico imputato è proprio il sindaco Falcomatà, accusato nuovamente di abuso d’ufficio, questa volta per la mancata costituzione del Comune come parte civile proprio nel processo Miramare. Secondo l’esposto in Procura di ‘Reggio Futura’, il movimento guidato dall’avvocato Palmara, Falcomatà nel ruolo di sindaco “avrebbe impedito la costituzione del Comune di Reggio come parte civile al processo Miramare con comportamento omissivo, arrecando a se stesso e agli altri imputati un ingiusto vantaggio patrimoniale“.

Abbiamo chiesto al sindaco Falcomatà, nel corso della trasmissione ‘Reggio Politik‘, in onda su ReggioTv, come affronterà il procedimento e quanto il percorso giudiziario, la cui prima udienza si terrà il 15 novembre, possa incidere sulla serenità del suo rientro a Palazzo San Giorgio.

“Ho parlato molto poco della sentenza della Corte di Cassazione, figuriamoci di un processo che ancora deve iniziare – spiega Giuseppe Falcomatà – Credo che in questi anni ci sia stata un’attenzione particolare però continuare a parlare di questo ingolfa il dibattito politico. Siamo stati chiamati dai cittadini a fare politica e non a commentare le situazioni giudiziarie. Non commento il processo Miramare Bis per rispetto della magistratura e perchè, come fatto in passato, preferisco difendermi nel processo e non dal processo. Sicuramente tutto quello che accadrà in futuro non occuperà né mentalmente né fisicamente le tante ore che dedicheremo all’attività amministrativa e politica. Affronteremo anche questo processo con serenità e con la consapevolezza di aver agito in modo corretto ed in maniera legittima”.