Un 'nuovo' Falcomatà per il terzo tempo. "La musica deve cambiare. Giunta? C'è tempo"

"Favorevole al Ponte sullo Stretto, ma non si realizzerà. A Occhiuto chiederò le funzioni", le parole di Falcomatà. Nuova giunta, Gerardis smentisce contatti con il sindaco

Il Falcomatà-ter è ufficialmente iniziato. Nella giornata di ieri, il sindaco ha fatto il suo nuovo ingresso a Palazzo San Giorgio, parlando di ‘gambe tremanti’ dall’emozione. Un primo incontro con la giunta, un’occhiata ai dossier maggiormente strategici ma soprattutto la voglia di respirare nuovamente il profumo emanato dalla fascia tricolore dopo quasi 24 mesi di sospensione e l’assoluzione arrivata dalla sentenza di Cassazione.

Rispetto al ‘nuovo inizio’ assicurato dal sindaco, le idee e la volontà di Falcomatà si possono riassumere con una metafora calcistica: non è una questione di singoli giocatori, ma di interpretazione del gioco e nuovi schemi. ‘La musica deve cambiare. Sostituire i singoli musicisti per suonare lo stesso partito non avrebbe senso. Nuova giunta ? C’è tempo, probabilmente non arriverà prima di 10 giorni. Non ho ancora deciso se e quanti cambiamenti ci saranno all’interno dell’esecutivo ma una cosa è certa. Al di là dei ruoli e delle postazioni, si può continuare a servire la città’, le parole di Falcomatà nel corso della trasmissione ‘Reggio Politik’ in onda su Rtv.

Seppur il sindaco ha preferito glissare sulla quantità di sostituzioni all’interno della giunta, l’ultima frase sembra il biglietto ideale da allegare ad una lettera di saluti e ringraziamenti. Sarebbe quantomeno singolare parlare di nuovo inizio e terzo tempo ripresentando una giunta copia-incolla rispetto a quella del sindaco f.f. Brunetti: i cambiamenti ci saranno e non saranno pochi, a Falcomatà il compito di trovare l’incastro ideale nel puzzle e far sentire ancora parte della squadra chi sarà mandato a casa, senza poter nemmeno rientrare in consiglio comunale.

Rispetto a quanto riportato su queste pagine, c’è da registrare la secca smentita da parte di Luciano Gerardis riguardo contatti avvenuti con Falcomatà negli ultimi tempi, in merito a un possibile ingresso dell’ex Presidente della Corte d’Appello all’interno della nuova giunta.

Sulla sorprendente ipotesi che vedrebbe l’ingresso del consigliere di opposizione Saverio Anghelone nell’esecutivo, seppur i contatti tra i due (compagni di viaggio a Roma nei giorni scorsi per seguire da vicino la sentenza di Cassazione) siano costanti e in parte figli del passato di Anghelone nel centrosinistra, difficilmente si andrà oltre un supporto esterno in consiglio comunale.

Da capire le intenzioni di Falcomatà rispetto alla posizione di Giuseppe Marino, con quest’ultimo che aspira alla poltrona di vicesindaco metropolitano, casella che il sindaco però (salvo novità) ha deciso di lasciare a Carmelo Versace. I mal di pancia di Nino Zimbalatti, secondo quanto raccolto, potrebbero portare in dono qualche nuova delega oltre a quelle già possedute dall’ex assessore: probabile l’affidamento della delega allo sport alla Città Metropolitana, sino a oggi gestita dall’uscente Giovanni Latella.

Non solo giunta e primi dossier, ma anche rapporti da riallacciare con il governo nazionale e regionale e prese di posizione da prendere riguardo i principali temi strategici, a partire dal Ponte sullo Stretto. Nel primo caso, l’occasione ideale sarà quella del 6 novembre, quando in riva allo Stretto, alla presenza dei vertici del Ministro della Giustizia, si terrà “l’incontro ufficiale per la stipula del rogito notarile per la cessione del diritto di superficie per la durata di 99 anni e la contestuale presentazione del progetto per il completamento dei lavori”.

Sul Ponte sullo Stretto, Falcomatà (in contrapposizione rispetto alla linea del Pd) si dice favorevole, esprimendo concetti simili a quelli manifestati dal Presidente Occhiuto in questi ultimi mesi.

“Dico di si, sono favorevole al Ponte. Da decenni si dice ‘prima del Ponte servono le strade, l’alta velocità e lo sviluppo delle infrastrutture” ma sino a oggi non si è fatto ne l’uno ne l’altro.

Trovo pericolosissimo poi pensare che non si può fare il Ponte per il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Allora non dovremmo fare nulla, la politica a cosa servirebbe? Infine, seppur favorevole penso che la prima pietra assicurata a breve dal Ministro Salvini, non arriverà con il Governo Meloni”, il pensiero del sindaco Falcomatà.

“Ho apprezzato le telefonata e il comunicato del Governatore Occhiuto, al quale chiederò presto un incontro per discutere di alcuni temi, a partire dalle funzioni”, le parole di Falcomatà. Potrebbe quindi riaprirsi presto la bollente questione relativa alle funzioni che la Regione Calabria da tanti anni deve trasferire alla Città Metropolitana.

Per il momento Falcomatà, dopo i numerosi scontri con Occhiuto (il robot ‘Da Vinci’ e l’autonomia differenziata giusto per citarne due) tende il ramoscello d’ulivo: segnale di un sindaco “più maturo e responsabile, cambiato dopo le sofferenze della sospensione e davvero pronto a guidare la città”, come assicurato dall’ex assessore e amico di vecchia data Giovanni Muraca?

La risposta arriverà con il tempo, e conserva (in parte) anche i destini di una città sofferente e che non può più aspettare.