Feltri torna in tv: 'Non mi devo scusare. La realtà non è reato' - VIDEO

"La lettura non è la principale attività in meridione". Le parole di Feltri a 'Non è l'arena'

L’odio verso il meridione è riuscito a surclassare persino il Covid-19. Vittorio Feltri, in questi ultimi giorni, è stato al centro del dibattito nazionale quasi quanto il virus. Perchè? Per i continui attacchi al meridione.

“Sono inferiori” è stata l’ultima delle infelici battute del direttore di Libero, sanzionato dall’Ordine nazionale dei giornalisti.

Feltri, come spesso accaduto, non si è affatto lasciato impressionare dalle manifestazione contro i suoi commenti offensivi ed è tornato in tv. Nella puntata di ieri, 26 aprile 2020, il giornalista è stato ospite del programma La7 di Giletti, ‘Non è l’arena‘. Ad intervistarlo Carlo Marsilli in un servizio dal titolo “Feltri sotto accusa”.

Ai microfoni del programma televisivo seguito da milioni di persone, Feltri non si è smentito ed ha affermato:

“Il sud ha ancora dei margini di arretratezza che sono riconosciuti dagli stessi signori che abitano al sud e, giustamente, se ne lagnano. Come mai a Milano, ogni anno, arrivano 14 mila campani a farsi curare? Perchè non si fidano delle loro strutture. Ci sono delle eccellenze a Napoli, però la sanità deve coprire tutto il territorio”.

E sulla decisione dei meridionali di non vedere più il suo quotidiano, Feltri ha affermato:

“Non credo sia un provvedimento concepibile. Al sud i giornali del nord vendono pochissimo. La lettura non è la principale attività in meridione. Non ho detto nulla di offensivo. Basta dare uno sguardato all’Istat. Non mi devo scusare, fotografare la realtà non è reato”.

Per vedere l’intervista, CLICCA QUI.