Reggio, dal liceo 'Volta' parte 'La Calabria delle donne di carta'

Partita la prima edizione del festival del genio femminile di Calabria che continuerà per tutto il mese di marzo, toccando varie tappe in città

Al Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Reggio Calabria venerdì 11 marzo si è inaugurata la I edizione de “La Calabria delle donne. Festival del genio femminile di Calabria “che continuerà per tutto il mese di marzo, toccando varie tappe da Reggio Calabria a Cosenza.

Nato da un felice connubio fra Fulvia Toscano e Marinella Fiume, ideatrici e direttrici artistiche de “La Sicilia delle donne – Il Festival del genio femminile in Sicilia”, giunto già alla seconda edizione e Mariangela Preta infaticabile direttrice della prima edizione calabrese, il festival racconta delle numerose donne che hanno dominato la scena in molteplici settori: storie, volti e voci di donne del passato che hanno vissuto la propria vita e il proprio successo nei diversi luoghi della Calabria.

La Calabria delle donne di carta: via alla prima edizione

Donne Di Carta Volta

Donne di carta: scrittrici di Calabria e personaggi letterari” è il tema di questo primo anno: donne spesso sconosciute, misconosciute o dimenticate; talenti che una storia, scritta e raccontata dagli uomini, ha colpevolmente dimenticato e che il festival vuole sottrarre all’invisibilità per colmare il vuoto di memoria.

Queste donne che, dall’antichità sino ai i nostri giorni, sono state in grado di lasciare un’eredità importante, costruendo, con la propria ingegnosa creatività, la cultura dei luoghi in cui hanno vissuto, invitano ad un viaggio, tutto un altro viaggio.

Nosside è la donna di carta che il Liceo Volta ha voluto ricordare e all’evento, che ha ricevuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Presidenza della Regione Calabria, ha partecipato la Dottoressa Princi, Vice Presidente della Regione Calabria che ha voluto sottolineare nella sua doppia veste di Assessore alla Cultura e all’Istruzione l’importanza culturale dell’iniziativa che serve a formare l’identità culturale dei giovani di un territorio per cui l’appartenenza e la consapevolezza delle proprie radici sono requisiti fondamentali per valorizzare conoscenze e competenze, perché la cultura è il primo strumento di cittadinanza attiva che il Liceo Scientifico Volta promuove quotidianamente.

La Dirigente Scolastica Maria Rosa Monterosso, dopo aver salutato e ringraziato le personalità intervenute per l’opportunità offerta al Liceo e agli studenti, ha sottolineato l’importanza di una narrazione della storia e della cultura al femminile che possa dare spazio e voce al dialogo, al confronto, all’ascolto e al rispetto; in un momento tragico, come è quello in cui viviamo, è lecito chiedersi se la femminilità riconosciuta come valore avrebbe potuto far scrivere pagine diverse alla storia.

La Dottoressa Lucia Anita Nucera Assessore all’Istruzione di Reggio Calabria si è detta orgogliosa per l’iniziativa che dà visibilità a donne che spesso le pagine della letterature ufficiali non considerano e ha anche sottolineato quanto sia importante, nella nostra terra, valorizzare il patrimonio culturale che deriva dal mondo magno greco e grecanico che conserva inesauribili tesori e inaspettate sorprese e che va fatto conoscere insieme a tutte le minoranze, non ultime quelle linguistiche.

La Dottoressa Preta, che ha voluto presenziare all’appuntamento di apertura, ha ripercorso tutte le tappe che hanno segnato il percorso del Festival ricordando, non soltanto gli eventi in programma e le quaranta due donne protagoniste, ma il lavoro incessante e febbrile che ha permesso che il progetto fosse presentato alla Camera, dove si è auspicato che in futuro il festival si possa allargare a tutte le regioni e disegnare così una sorta di itinerario turistico alternativo del genio femminile. Il festival, ha ribadito la Dottoressa Preta, si configura come strumento culturale e turistico insieme, per un concreto rilancio dei territori calabresi grazie alla valorizzazione di una cultura femminile troppo a lungo messa da parte e ora finalmente rilanciata.

La presentazione di Nosside è stata affidata alla Professoressa Anna Maria Borrello che ha tracciato il profilo biografico e letterario ricavabile dai 12 epigrammi sopravvissuti, grazie ai quali sappiamo che la nobile Nosside, cara alle Muse, vissuta verso la fine del IV secolo a.C a Locri Epizefiri, era una sacerdotessa di Afrodite o maestra di un tiaso simile a quello di Saffo. Nonostante la sua produzione epigrammatica e lirica la avvicini a Saffo con la quale condivide una analoga concezione dell’amore, la poetessa di Locri è conosciuta da pochi addetti ai lavori. È importante dunque divulgare la conoscenza e la sua limpida poesia per la quale Eros ha valore assoluto e incontrastato e le dà felicità e appagamento così che i suoi sentimenti si mescolano con il mondo circostante in una tensione positiva, in una comunione di intenti che mira alla individuazione della personalità femminile, descritta con straordinaria ed estetica ammirazione.

È giusto che i Calabresi abbiano la consapevolezza che “ Nosside è l’ultima poetessa degli Elleni che si presenta con una individualità umana”. (Wilamowitz)