Figuraccia di Cotticelli a Titolo V. Non conosce nemmeno il numero di posti di terapia intensiva in Calabria

Fanno rabbrividire le dichiarazioni rilasciate dal Commissario Cotticelli ai microfoni di Rai 3

Perchè la Calabria è zona rossa? Che sia a causa di una cattiva gestione della sanità e non per il Covid è ormai notizia nota.

Ma ciò che fa più rabbrividire sono le dichiarazioni rilasciate dal Commissario Cotticelli ai microfoni di Rai 3.

L’intervista a “Titolo Quinto”

Nella serata di ieri, venerdì 6 novembre, è andata in onda su Rai 3 un servizio della trasmissione Titolo Quinto con l’intervista al Commissario ad acta Generale Saverio Cotticelli riguardante l’emergenza sanitaria in Calabria.

La trasmissione Rai ha lasciato molto spazio alla regione meridionale grazie anche all’intervento del Vice Ministro della Salute, Sileri e del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Calabria zona rossa, cosa sa Cotticelli

“La sanità calabrese è commissariata da quasi 11 anni – ha detto il Generale al giornalista come quasi fosse una novità assoluta. I numeri non dovrebbe essere così preoccupanti da istituire la zona rossa. Per ora, non mi pare che ci sia questo problema numerico”.

Dai modi e dai gesti di Cotticelli in risposta alle domande sempre più calzanti del reporter,  traspare una certa ansia, forse dovuta al fatto di non saper cosa dire.

“La Calabria oggi non ha un piano pandemico e lei è il responsabile” fa presente il reporter.

Ma il generale nega, dicendo che il Governo si è dimenticato delle due Regioni italiane commissariate, Calabria e Molise e che il compito sarebbe toccato al Presidente della Giunta. Non è questo però che dicono le carte:

“Nelle regioni sottoposte a piano di rientro e commissariate – legge Cotticelli in tv – il potere/dovere di predisporre il piano operativo covid compete esclusivamente alla struttura commissariale”.

A questo punto il generale commenta:

“Io, lo devo fare io, sarà pronto la prossima settimana” e con non poco imbarazzo aggiunge: “Cosa vuole che le risponda, dottore, tanto io domani mattina sarò cacciato”.

E i posti di terapia intensiva?

E i posti di terapia intensiva adesso quanti sono?

Cotticelli non ne conosce neanche il numero esatto. All’inizio dovrebbero essere oltre 200, poi 161 e infine la dura verità, 131, come suggerito dal reporter di Rai 3.

Per vedere l’intervista, CLICCA QUI.