Filippo Neviani, in arte Nek, stupisce tutti sul palco del Teatro Cilea


di Anna Biasi – Con un semplice style, tutto in nero, apre il concerto con la canzone che lo ha reso celebre “Fatti avanti amore”, il primo estratto dall’ultimo album “prima di parlare”, con il quale si è piazzato in seconda posizione a Sanremo 2015 sul teatro dell’Ariston. Diverte ed emoziona il cantautore italiano ripercorrendo le tappe più importanti del suo percorso artistico, come “se io non avessi te” del 1998 ed il recente “Congiunzione astrale” del 2013.

“Ogni tanto credo sia doveroso riorganizzare – commenta Nek – la propria vita artistica. Il 2015 è uno tra i più begli anni che la mia mente possa ricordare, mi riferisco al Sanremo di quest’anno, passando per un libro, fino ad arrivare a questo tour, che è come rinascere, sbocciare, rifiorire dopo un momento di silenzio, ed è come essere a casa, perché questo palco è questa casa per me. Questo 2015 esiste perché c’è un passato che io rispetto, che voglio condividere con voi, perché il concerto di stasera è come un viaggio, e adesso il viaggio inizia con questi pezzi qui”.  Suona così “in te” in una versione diversa da quella che una ragazzina come me cantava a squarciagola nell’anno ‘93, lasciandosi emozionare dalla tematica.  E poi continua con “angeli nel ghetto”, “cuori in tempesta”, “se una regola c’è”, la nuovissima “prima di parlare”, e “contromano”, il cui video è stato girato a Genova. A contornare la scena del meraviglioso Teatro Comunale Francesco Cilea, ci sono i fari e le illuminazioni molto dinamiche che creano sfondi e cornici molto particolari. Ad ogni canzone si rappresenta sullo schermo e sotto forma di luci in movimento l’argomento della canzone, in rosso, blu, giallo e variopinto con l’alternarsi anche di forme geometriche, per rappresentare il concept visual.

Poi arriva la forza dell’amore “power of love” la cover dei Frankie Goes to Hollywood cantata magistralmente.  “Nella stanza 26” tutto diventa magico, compare l’insegna a neon Motel in scarlatto, che con il video ufficiale della canzone sullo screen-wall dimostra l’incerto stato d’animo di chi vende il corpo ad ore. E poi arriva una carrellata di canzoni in versione acustica in cui Nek si ritrova solo sul palco con la sua chitarra. “A me piace immaginare questo concerto come un viaggio all’interno del tempo, e all’inizio l’ho fatto con tre canzoni; adesso voglio continuare su questa qualità con l’aggiunta di questa signorina qua”…riferendosi alla sua chitarra.

Dopo un ringraziamento speciale a tutta la band, ai tecnici della luce e ai fonici, ai manager, ai produttori ed ai direttori artistici dice rivolgendosi alla platea: “Vi sento belli carichi e questo mi riempie il cuore. Come potete vedere sul palco non sono solo ma c’è una parte di questa famiglia che è in giro con me in questo tour”.

Prosegue poi con “attimi” “sto con te”, “se non ami” e “parliamo al singolare”. Un saluto e ringraziamento va anche a sua figlia Beatrice di 5 anni. Filippo racconta le sensazioni particolari che ha provato vedendo i bambini ammalati, e spiega ai Reggini come riesce, attraverso la musica, a comporre canzoni ad esprimere ciò che ha dentro. “Ho preso a prestito per un mio componimento – continua Nek – lo slogan di un’associazione che si chiama Voa Voa Onlus Amici di Sofia che si occupa di supportare le famiglie di questi bambini e la canzone contiene tre parole efficaci, recuperate dal motto dell’associazione e sono: credere, amare e resistere”.

Ed infine sulle note di “almeno stavolta” il pubblico si alza in piedi per lasciare poi spazio a Se telefonando”, cover di un classico di Mina, scritta da Maurizio Costanzo, già presentato a Sanremo che torna sempre ad emozionare e che è ancora in alto alle classifiche di oggi.

E dopo il cambio maglia per le ultime due canzoni “e da qui” e “lascia che io sia” ringrazia tutto lo staff e gli assistenti, i produttori e tutti i tecnici che montano e smontano il palco, saluta dulcis in fundo Reggio Calabria con uno splendido sorriso.

 

 

 

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