Fondazione 'Via delle Stelle', il grido d'aiuto dei lavoratori: "Il cuore dell'Hospice siamo noi"

Siamo entrati in struttura per comprendere meglio quale sia ad oggi la situazione del personale medico, sanitario e amministrativo della Fondazione 'Via delle Stelle'. CityNow continuerà a raccontare, attraverso varie testimonianze, tutto ciò che accade…

Sospesi a un filo.

Dopo il sit-in del 15 luglio davanti alla Prefettura di Reggio Calabria in Hospice, per i tanti lavoratori, si respira un clima surreale.

Lunedì a piazza Italia c’erano tutti. Politici, associazioni, cittadini e lavoratori, hanno manifestato davanti al Palazzo del Governo, per esprimere vicinanza alla struttura gestita dalla Fondazione ‘Via delle Stelle‘ e per chiedere chiarimenti circa il mancato della contrattualizzazione relativa al 2019 tra Fondazione e ASP.

A distanza di tre giorni dall’incontro in piazza Italia, siamo entrati in struttura per comprendere meglio quale sia ad oggi la situazione del personale medico, sanitario e amministrativo della Fondazione ‘Via delle Stelle‘.

“Viviamo una situazione drammatica. Non siamo sereni e non sappiamo come finirà questa storia – spiega ai nostri microfoni la coordinatrice infermieristica Mercuri Iolanda – Molti, a mio avviso, stanno strumentalizzando il caso Hospice. Da 13 anni la struttura eroga un servizio essenziale per la città ed in questi anni abbiamo aumentato il valore della struttura nel tempo sempre più al servizio della città e dei cittadini. Vogliamo preservare il nostro posto di lavoro in quanto equipe dedicata multidisciplinare specializzata in cure palliative”.

Trovare e formare un personale all’altezza di quello oggi esistente non sarebbe facile. Nel corso di questi dieci lunghi anni lo staff si è specializzato aumentando le proprie competenze formando una vera e propria squadra rodata ed ‘insostituibile’.

“Non c’è nessuna equipe al di fuori dell’Hospice, che abbia i titoli e i requisiti che abbiamo noi. Solo l’equipe che lavora al momento in struttura può erogare questo tipo di cure palliative eppure continuiamo a vivere le nostre giornate lavorative con ansia e preoccupazione. In tutti questi anni non abbiamo mai vissuto una situazione simile”.

Nel frattempo continua il silenzio dell’ASP che tace sul futuro dei dipendenti della Fondazione e sulle richieste di chiarimento inviate tramite una lettera a firma di tutti i dipendenti rivolta ai massimi dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria.

“Come giudichiamo la risposta dell’ASP? Una ‘non risposta’ perchè di fatto, ad oggi, nessuno ha chiarito la nostra posizione – spiega la coordinatrice infermieristica Mercuri Iolanda – L’ASP non si è affatto pronunciata e questo silenzio ci preoccupa molto.

CityNow continuerà a raccontare, attraverso varie testimonianze, tutto ciò che accade all’interno dell’Hospice di Reggio Calabria per far comprendere quanto sia essenziale garantire alla città il servizio di cure palliative e quanto le persone che ci lavorano siano di fatto gli unici in grado di mantenere un alto livello di qualità e professionalità, acquisita nel corso degli oltre dieci anni di attività.