Calabria, fuga dei medici cubani: progetto sanitario in crisi

Solo 1.200 euro ai medici su un budget di 4.700: sempre più professionisti lasciano. Interrogazione in Consiglio regionale

Occhiuto Medici Cubani

Avviato nel 2022 con l’obiettivo di tamponare la cronica carenza di personale nella sanità calabrese, il progetto per l’inserimento di medici provenienti da Cuba sta mostrando i primi segnali di cedimento. Sempre più frequenti sono i casi di professionisti che abbandonano gli ospedali pubblici, scegliendo alternative nel settore privato o lasciando del tutto la regione. A rilanciare l’allarme, in queste ore, è anche Il Sole 24 Ore, che sottolinea come le prime defezioni stiano avendo impatti evidenti su un sistema già fragile.

Un’iniziativa ambiziosa partita tra entusiasmo e perplessità

L’accordo tra la Regione Calabria e la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos, firmato nel luglio 2022, prevedeva l’arrivo di 497 medici per un periodo teorico di cinque anni, con scadenza al 2027. Sin dall’inizio, però, l’iniziativa – pur accolta con favore per il suo carattere innovativo – aveva sollevato interrogativi riguardo le condizioni economiche riservate ai professionisti cubani.

Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, per ogni medico è stato previsto un compenso complessivo mensile di 4.700 euro, corrisposto dalla Regione all’agenzia cubana. Tuttavia, solo 1.200 euro venivano anticipati direttamente al singolo medico come rimborso forfettario, oltre alle spese di alloggio e viaggio.

I primi segnali di crisi: medici irreperibili o passati al privato

Col passare dei mesi, il fenomeno delle rinunce ha iniziato a prendere forma. Alcuni camici bianchi, dopo un periodo di ferie, non hanno più fatto ritorno. Altri hanno scelto cliniche private o sono emigrati in altri Paesi. Un caso recente riguarda l’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, da cui un ortopedico cubano ha deciso di non rinnovare il contratto pubblico, optando per un impiego nel privato.

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Secondo quanto appreso da fonti regionali e locali, non si tratterebbe più di episodi isolati, ma di un vero e proprio trend in crescita, che mina la stabilità e l’efficacia dell’intero progetto.

Interrogazione in Consiglio regionale: compensi nel mirino

Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale Ernesto Francesco Alecci, che ha depositato un’interrogazione rivolta al presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Alecci ha chiesto chiarimenti sulle condizioni contrattuali e sulla gestione dell’intero accordo, sottolineando che una quota così ridotta di retribuzione effettiva per i medici – rispetto al budget complessivo destinato – potrebbe aver contribuito alla fuga di personale.