FunerCalabria: ‘La legge regionale bocciata dal Tar di Reggio’
Il tribunale ha disposto che gli atti siano trasmessi alla Corte Costituzionale
06 Agosto 2024 - 09:36 | Comunicato

“La Calabria inviata alla Corte Costituzionale la L.R. 48/19 e succ. modifiche sulla FUNERARIA. Lo ha deciso il TAR della Calabria sez. di Reggio Calabria il 17 luglio scorso.
Il TAR sez. staccata di Reggio Calabria infatti, accogliendo la tesi dell’Avv. Annamaria Esposito, del Foro di Reggio Cal., contro la legge regionale della Calabria 48/2019 e 38/2023, voluta dal consigliere regionale Giuseppe Neri, in materia funeraria, ha dunque intravisto la dubbia costituzionalità e quindi l’illegittimità costituzionale in quanto in contrasto con gli artt. 41, 117, comma 2, lett. e) e 3 della Costituzione.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria, Sezione Staccata di Reggio Calabria, dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale della L.R. n. 38/2023 per violazione degli articoli 117, comma 2, lett. e), 41 e 3 della Costituzione.
Quindi il TAR. ha disposto che gli atti siano trasmessi alla Corte Costituzionale per la risoluzione della questione e che l’ordinanza sia notificata al Presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto e comunicata al Presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso.
In particolare i Giudici Amministrativi rilevano che bloccare le aut. Ambulanza dunque anche quelle N.C.C. la Legge Regionale in questione dunque accentua una rigidità, dato che essa non solo inibisce (anche) il servizio NCC svolto con autoambulanze ma esclude vieppiù la possibilità di esercitarlo previa separazione societaria.
Sul piano più strettamente amministrativo, il TAR chiaramente spiega che l’attività di trasporto di infermi e infortunati tramite ambulanze è regolata nel modo che segue: in generale, l’autorizzazione NCC Ambulanza è rilasciata dall’autorità comunale, in qualità di autorità sanitaria locale; il servizio NCC svolto con ambulanze è disciplinato dall’art. 85 del Codice della Strada, in combinato disposto con l’art. 244 del Reg. Codice della Strada e non è applicabile, in via analogica, la legge n. 21/92 – Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea – dato che le ambulanze non rientrano nell’elenco dei tipi di veicoli previsti dalla stessa e per mezzo dei quali è possibile svolgere i servizi pubblici non di linea (v. TAR Lazio, Latina, 19 febbraio 2013, n. 170).
In poche parole la licenza di esercizio viene rilasciata dal Comune, come previsto dall’art. 85, comma 3 del CdS, senza alcuna limitazione anche a società, oltre che a persone fisiche, e il conducente non deve essere iscritto al ruolo istituito presso la CCIAA essendo sufficienti le abilitazioni alla guida per quel tipo di veicoli!
E’ del tutto chiaro quindi l’orientamento giurisprudenziale percorso dai Giudici Amministrativi Calabresi che inviano così alla Corte Costituzionale la Legge Funeraria 48/2019 affinché venga valutata sotto il profilo costituzionale.
Ci auguriamo che il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a questo punto voglia prendere in mano la situazione e correggere questa Legge nella sua interezza dando ascolto a questa parte sociale scrivente affinché si possa ritornare, in Calabria, ad avere un settore libero da cartelli, da mafie e da “lupi” di lungo corso che sotterraneamente attraverso le Leggi regionali cercano di fare gli interessi economici personali.
Tutto ciò è inaccettabile, Occhiuto sta sistemando la Calabria con tantissimo provvedimenti positivi ma sul nostro settore, purtroppo, forse per scaramanzia, non ha deciso nulla e tantomeno ha voluto mai personalmente ascoltarci.
Aggiungiamo che sul tema si è anche pronunciata l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con lo stesso tenore dei Giudici del Tar Calabrese pronuncia pubblicata sul sito della agcm BOLLETTINO N. 31 DEL 5 AGOSTO 2024 AS2026 LEGGI REGIONALI SU DISPOSIZIONI IN MATERIA FUNERARIA E POLIZIA MORTUARIA
Ci sono cose che a scriverle verrebbe difficile farle capire piuttosto che invece discutendo dove puoi rendere l’idea di cosa stia succedendo.
Ci auguriamo, mentre ci divora la burocrazia e le spese economiche inserite nella funeraria modificata dal consigliere Giuseppe Neri, che questa volta il Presidente Occhiuto possa convocarci per spiegare Lui a viva voce la situazione e come vorremmo – invece – che fosse il settore”.