Reggio, GdF sequestra beni per oltre 1,7 milioni: operazione contro la ‘ndrangheta
Sequestrati beni a 54 soggetti legati alla ‘ndrangheta, riconducibili al mandamento centro, al mandamento jonico e a quello tirrenico
04 Giugno 2025 - 09:41 | Comunicato Stampa

Il Comando Provinciale di Reggio Calabria – sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, guidata dal Procuratore f.f. Giuseppe Lombardo – ha portato a termine una complessa indagine patrimoniale che ha consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria 54 persone fisiche e sottoporre a sequestro beni per oltre 1 milione e 700 mila euro.
Soggetti già condannati o destinatari di misure di prevenzione
Si tratta di soggetti che sono già stati condannati definitivamente per reati di criminalità organizzata (alcuni dei quali risultati legati alle più pericolose ‘ndrine del comprensorio reggino) o destinatari, sempre in via definitiva, di misure di prevenzione antimafia.
Violazione degli obblighi patrimoniali previsti dalla legge “Rognoni-La Torre”
In particolare, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Reggio Calabria ha accertato – allo stato del procedimento in essere e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità – che tali pregiudicati o “prevenuti” non hanno rispettato i previsti obblighi di comunicazione delle variazioni patrimoniali previsti dalla legge “Rognoni-La Torre” del 1982 e confermati dal nuovo codice antimafia del 2011.
Tale obbligo di comunicare le variazioni patrimoniali gravante in capo a taluni soggetti – che garantisce essenzialmente un sistema di monitoraggio decennale delle ricchezze a disposizione di coloro che sono gravati da specifici precedenti – è stato introdotto, in specie, allo scopo di seguire lo sviluppo delle capacità finanziarie di questi ultimi e di verificare se dietro talune movimentazioni patrimoniali poste in essere dai medesimi possa sussistere una perdurante attività delittuosa.
Sequestro di beni e monitoraggio patrimoniale
L’operazione conclusa in data odierna dalla Guardia di finanza di Reggio Calabria è scaturita dal sistematico controllo economico del territorio esperito nei mesi scorsi sull’hinterland di competenza, che aveva fatto emergere come taluni soggetti contigui a sodalizi di ‘ndrangheta continuassero a muoversi alla guida di autoveicoli di lusso o si fossero accaparrati beni immobili di ingente valore.
È stata attivata, pertanto, una mirata indagine patrimoniale – che ha riguardato oltre 2000 soggetti pregiudicati o destinatari di misure di prevenzione – le cui risultanze investigative hanno consentito di sottoporre a sequestro 8 fabbricati, 20 terreni, 7 autovetture, 4 rapporti finanziari, 1 rapporto assicurativo e quote di partecipazione societarie, per un valore complessivo di oltre 1 milione e 700 mila euro.
Le ‘ndrine coinvolte e l’attenzione della Procura e della Guardia di Finanza
Alcuni dei soggetti resisi responsabili dell’attività delittuosa sono riconducibili al mandamento centro (‘ndrine Latella, Ficara, Condello-De Stefano-Tegano, Libri e Serraino), al mandamento jonico (‘ndrine Commisso, Iamonte, Pelle, Strangio e Morabito) e a quello tirrenico (‘ndrine Piromalli, Bellocco, Pesce e Alvaro).
L’operazione testimonia ulteriormente l’elevato livello di attenzione della Guardia di finanza e della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che continua a essere rivolta all’individuazione e al costante monitoraggio dei flussi patrimoniali illeciti posti in essere da soggetti notoriamente legati a consorterie di stampo ‘ndranghetistico, allo scopo di sottrarre indebite ricchezze ai sodalizi criminali operativi sul territorio reggino e ristabilire adeguati livelli di legalità economico-finanziaria.