Giornata del portatore, Falcomatà: "Reggio ha bisogno di esempi da seguire" - FOTO

Il primo cittadino di Reggio Calabria ha partecipato alla 'Giornata del portatore', di seguito le sue dichiarazioni

Nella “Giornata del portatore” il sindaco Giuseppe Falcomatà ha premiato don Gianni Licastro, padre spirituale e “voce” storica ed inconfondibile di chi la vita la dedica e l’ha dedicata alla sacra effige di Maria.

Ieri sera, in piazza Camagna, l’Associazione “Portatore della Vara Madonna della Consolazione”, ha consegnato i consueti riconoscimenti in occasione dell’iniziativa inserita nell’ambito dei festeggiamenti civili per la Patrona della Città. Al sindaco, seduto accanto al portatore centenario Giovanni Gangeri, è andato il compito di celebrare il passato, il presente ed il futuro di chi interpreta, tutto l’anno, il senso più autentico dello spirito mariano.

«Questa città – ha detto l’inquilino di Palazzo San Giorgioha bisogno di esempi da seguire in tutte le occasioni che possano creare sviluppo e mantenere viva una tradizione che significa tenere alto il senso dell’identità. Perché parte tutto da lì, da un percorso culturale di coscienza e di consapevolezza del posto in cui siamo nati e, soprattutto, dal sentimento di voler bene a Reggio Calabria. Rispetto ai punti di riferimento, anche i portatori della Vara ne hanno tantissimi.

Ci sono i ragazzi e gli anziani, quelli che, ancora oggi, con sacrificio, devozione e fede spingono il Quadro fin dentro la nostra Cattedrale. E ci sono, esistono, vivono in mezzo a noi, pure i tantissimi portatori che non ci sono più. Il ricordo va a loro, alle loro famiglie, perché hanno dato tanto alla città ed all’associazione. A quelli ci dobbiamo aggrappare per mantenere viva una tradizione; facendo in modo che questo spirito di appartenenza a Reggio e di valorizzazione della festa possa continuare a vivere sulle gambe dei più giovani».

Giuseppe Falcomatà ha aggiunto:

«Così l’associazione acquisisce valore ed autorevolezza agli occhi dei reggini. La “Giornata dei portatore” ci aiuta a comprendere cosa sia per la città questa festa. Che è festa di popolo, di fede, cultura e tradizione, ma anche di grande identità popolare e cittadina. L’auspicio è che, premiando i portatori più anziani, questo possa rappresentare un esempio per le nuove generazioni in modo da tenere sempre accese la fede e la speranza nei confronti della Madonna della Consolazione».