Giornata delle Forze armate, Mariani: 'Sacrificio dei caduti oggi ancora più importante' - FOTO

Questa mattina presenti davanti al Monumento ai Caduti per la deposizione della Corona di alloro anche il Prefetto di Reggio Calabria

“Le Forze armate sono un esempio costante per tutti noi. Anche adesso, in tempi di pace, danno un contributo fondamentale al suo stesso mantenimento”.

Sono le parole del prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, intervenuto al termine della prima celebrazione prevista a Reggio Calabria in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

“Il Milite ignoto è il simbolo degli enormi sacrifici che il nostro popolo ha dovuto sopportare oltre cento anni fa. E’ un monito per tutti noi che ci ricorda i valori della pace. Oltre cento anni fa combattemmo per il raggiungimento dell’unità nazionale, oggi diciamo che quell’ignote caduto è morto per la pace. Veniamo da 76 anni senza guerre, record assoluto. Visto oggi quel sacrificio è ancora più importante. Da quell’esperienza terrificante e terribile e dai milioni di morti è sorta l’Europa moderna che vive in pace”.

Il prefetto Mariani commenta poi il periodo complicato attuale che il mondo intero sta vivendo:

“Vediamo finalmente la luce in fondo al tunnel e sembra che dalla pandemia ne stiamo uscendo pian piano – commenta il dott. Mariani – Seppur con qualche contestazione, più che legittima in un paese democratico, l’Italia è abbastanza sicura. I no vax? C’è molto rispetto ma noi vaccinati siamo orgogliosi di aver contribuito all’apertura del Paese. Ricordo che c’è una crescita del PIL che non vedevamo da decenni. La crescita economica è il risultato dei tanti vaccinati”.

E sull’emergenza migranti in Calabria e nel reggino il prefetto Mariani commenta:

“Lavoriamo molto per assicurare al meglio tutti gli adempimenti che seguono agli sbarchi. Un duro lavoro che cerchiamo di affrontare al meglio delle nostre possibilità. Quest’anno ci sono stati tantissimi sbarchi ma si è parlato meno dell’emergenza, a mio avviso perchè il lavoro fatto è stato sufficiente. Faticoso ed impegnativo per i comuni come Roccella o altri Comuni dell’area ionica ma sicuramente sufficiente. Il problema è molto più grande di noi ed è una questione di sistema internazionale. Noi possiamo solo dare risposte nel territorio. L’occasione di oggi ci permette di ringraziare le forze armate che si occupano dell’emergenza come gli uomini e le donne della Guardia Costiera”.