Giunta Falcomatà, Rosanna Scopelliti scommette su Reggio: 'Punterò sull’identità e sul riscatto'

La titolare delle deleghe al Turismo, cultura, scuola e Università promette impegno e passione nel solco della legalità

“Reggio è sempre stata la mia prima casa, anche a scapito della mia famiglia. E se mi chiedete qual è la mia residenza, vi rispondo che praticamente è la Salerno-Reggio visto che faccio spessissimo avanti indietro. Quindi spero di riuscire ad essere il più possibile a Reggio, dove comunque ho già casa”.

Rosanna Scopelliti non ha bisogno di presentazioni. La città, i reggini, e in generale i calabresi la conoscono bene. Anche, se non soprattutto, per la storia tragica della sua famiglia, colpita al cuore con l’uccisione del padre, il magistrato Antonino Scopelliti. Il suo impegno per la legalità e più in generale per la crescita della sua terra d’origine hanno rappresentato la stella polare del suo agire che, col tempo, è diventato anche politico, portandola anche in Parlamento.

Da sabato scorso ha arricchito la sua agenda con il nuovo incarico assegnatole dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che l’ha voluta nel suo esecutivo con deleghe pesanti e strategiche quali, turismo, cultura, scuola e Università. Ed è proprio lei la vera novità del Falcomatà bis, insieme alla neo collega Giuggi Palmenta, con la quale completa il quartetto di donne (insieme a Irene Calabrò e Mariangela Cama) all’interno della giunta comunale.

Proprio per questo è la prima ad intervenire nel filotto di dirette web che CityNow ha inteso dedicare alla nuova giunta, per conoscere i protagonisti dell’esecutivo. A partire dalla genesi della loro nomina:

“Abbiamo parlato molto spesso con Giuseppe Falcomatà, sin dal 2017 quando ero ancora in Parlamento, condividendo una visione comune per Reggio, e abbiamo dato seguito a questo dialogo nel momento in cui il sindaco mi ha chiesto un impegno maggiore per un comunità che sento profondamente mia, sia per le radici della mia famiglia che per l’impegno che porto avanti da diversi anni con la Fondazione intitolata a mio padre. Chiaramente la proposta del sindaco è stata una proposta a cui non si può dire di no, perché poter servire la propria città è un qualcosa che va oltre ogni aspettativa. Il mio sarà un impegno che porterò avanti con grande entusiasmo, e soprattutto senza fermarmi un attimo, proprio perché le deleghe sono tante e anche molto importanti, per immaginare un rilancio della città”.

Difficile per lei stabilire una sorta di scala di valore per le deleghe, che naturalmente considera tutte importanti e in qualche modo legate tra di loro. Ma di una cosa è certa: “Impronterò il mio impegno all’insegna dell’identità e del riscatto del nostro territorio. Reggio e il reggino sono territori unici e particolari che vanno valorizzati per quello che sono realmente. Penso all’unicità del museo, alla particolarità del bergamotto o alle eccellenze nel campo della cultura, della promozione, e nel campo della moda. Reggio è tanto, e le sue particolarità vanno sfruttate al massimo. Bisogna cercare di ritrovare quella identità culturale, sociale e storica di Reggio Calabria, che è una cosa fondamentale. Questo ovviamente passa dalla consapevolezza di se ma è anche un grande percorso che va fatto dal punto di vista culturale, e non c’è cultura se non si parla di scuola e di università e non c’è legalità se questa non viene insegnata nelle scuola ai bambini più piccoli che vanno instradati e a cui va spiegato subito da che parte stare”.

Le differenze sono un arricchimento

La storia politica di Rosanna Scopelliti non è una storia di sinistra. È stata eletta in Parlamento con il Pdl, ed ha continuato negli anni a militare in quello schieramento. Non appena è circolata la notizia della sua nomina in giunta, i soliti duri e puri dell’ideologia, hanno storto il naso, ma lei non fa una piega: “Io penso che bisogna iniziare a superarle queste ideologie. Si gioca tutti nella stessa squadra che è quella di Reggio Calabria, e penso che vada in questo senso la proposta del sindaco Falcomatà ad una persona che chiaramente non è di centrosinistra. Ovviamente non rinnego il mio percorso ma penso che le differenze culturali possano essere un arricchimento per la città. Se si lavora insieme, per il bene di una comunità cittadina, credo che le differenze possano essere un punto di arricchimento. Per altro io credo di portare nelle linee programmatiche del mio impegno una trasversalità di progetti, perché quello che è importante è lavorare per il bene comune e lasciare da parte le ideologie”.

Reggio punto di riferimento nel Mediterraneo

Rosanna Scopelliti, come detto, sarà la titolare di deleghe pesanti e complesse: “Vorrei che Reggio tornasse ad essere punto di riferimento nel Mediterraneo. Reggio deve essere non solo un polo turistico dal punto di vista culturale. Abbiamo un Museo intorno al quale si potrebbe creare un indotto importantissimo sfruttando i mezzi di comunicazione e tutte le infrastrutture che possono crescere attorno ad esso”.

Ma non c’è solo il Museo a dare una dimensione turistica alla città: “Dobbiamo pensare anche ad un turismo di lusso, ad un turismo religioso, un turismo a tutto tondo perché Reggio gode di una posizione molto importante ed è molto importante cercare di mettere in rete tutto ciò che gira intorno alla città. Perché Reggio è anche tante eccellenze che vanno scoperte, riscoperte e raccontate”.

Già dalla prossima settimana la Scopelliti spera di avviare una serie di tavoli con gli operatori del turismo e della cultura, e comunque con tutti gli attori in campo che si accostano alle sue deleghe. C’è anche l’idea di riannodare un discorso tra le associazioni che si occupano di cultura, legalità e promozione del territorio.

“Proprio perché in questo momento bisogna fare squadra – dice -. Sono aperta al dialogo e ai suggerimenti perché rilancio parte dal confronto tra di noi. Ed ai cittadini dico: siate esigenti verso di noi”.

L’aeroporto e il suo decollo rimangono centrali:

“Lavorerò molto per il rilancio dell’aeroporto. Lo avevo fatto già da parlamentare per evitarne la chiusura, e continuerò a farlo adesso. L’aeroporto di Reggio è strategico ma deve essere accompagnato da una serie di relazioni e di trasporti, e penso a tutti quei percorsi culturali che sono intorno al nostro territorio. Bisogna cominciare a vederlo come uno scalo che ci mette in contatto con la Sicilia. Credo che lavorare in sinergia con Messina possa aiutare a valorizzarlo evitando i danni fatti in questi anni sulla capacità dei voli. Credo che puntare su una sinergia di intenti con Messina sia molto importante. Reggio è lo scalo della Calabria del sud e della Sicilia del Nord”.

Scuola fa rima con legalità

La Scopelliti non ha una preferenza tra le deleghe, né mostra di dare la precedenza ad una piuttosto che ad un’altra. Ma indubbiamente, anche per i suoi trascorsi, un attenzione particolare verrà rivolta al mondo della scuola, soprattutto al tempo del coronavirus: “Purtroppo al di sopra di tutte le deleghe è fondamentale prendere coscienza e avviare il nostro impegno nel contrasto al Covid, in un contesto in cui non solo gli operatori della cultura ma anche quelli del turismo e gli operatori scolastici sono in una situazione di emergenza. Da un lato ci sono le attività produttive che soffrono e che sono già da tempo state sottoposte ad immani sforzi e sacrifici dal Governo centrale e dall’altra ci sono le scuole che devono fronteggiare un’emergenza con pochissimi mezzi. Nelle prossime settimane vorrei coinvolgere i dirigenti scolastici per poter ragionare insieme e capire come possiamo stare loro vicini in questo momento particolare perché altrimenti il peso dell’emergenza viene affrontato dalle famiglie e da quelle fasce deboli a cui si è chiesto fin troppi sacrifici nell’ultimo anno. Quindi è fondamentale ragionare nell’ottica di questa emergenza ed essere un punto di riferimento”.

Di fondamentale importanza resta per la neo assessore l’educazione alla legalità: “Credo che le deleghe siano molto correlate tra loro, quindi se si parla di percorso di legalità all’interno delle scuole sarà importantissimo educare i più piccoli a prendersi cura della propria città. Vorrei immaginare con loro dei percorsi culturali all’interno della città magari rendendoli protagonisti di una segnaletica diversa e innovativa fatta proprio dai bambini, quindi facendo decidere a loro quali sono i luoghi più belli di questa città immaginando insieme una promozione del territorio. È anche il modo per rendersi conto di quanto è bello il territorio in cui loro vivono e soprattutto di cominciare a prendersene cura. Solo con questo tipo di consapevolezza si possono sconfiggere anche le connivenze e le strade semplici proposte dalle mafie”.