Gratteri a Rai3: 'Ndrangheta forte in Calabria grazie a disoccupazione giovanile'

"Se con il mafioso non applico alla lettera la legge, diventa vittima. E cercherà alibi" tuona il Procuratore della Repubblica di Catanzaro

Tra gli ospiti della puntata di oggi pomeriggio, 9 febbraio, del programma Rai Tre Mezz’Ora in più, spiccava il nome di Nicola Gratteri. Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro è tornato nel salotto del programma condotto da Lucia Annunziata e ha parlato, ancora una volta, dell’operazione Rinascita Scott, della mancata nomina a Ministro della Giustizia e di alcuni interessanti retroscena che riguardano il suo operato (CLICCA QUI).

DALLA PARTE DELLA LEGGE

“Io sono contro ogni forma di violenza, che sia in carcere o in caserma. Io sono per il rispetto ortodosso della Costituzione. Se io applico la legge alla lettera va bene, ma se vado oltre il mafioso diventa vittima e cerca solidarietà negli sporcaccioni che magari dicono falsità in malafede.”

RIEDUCAZIONE IN CARCERE

“Se il potere politico volesse, ci sarebbe in pochissimo tempo di modificare per non rendere non conveniente il delinquere. Fin quando sarà conveniente delinquere, continueremo ad avere problemi. Perchè in carcere un detenuto deve stare otto ore al giorno davanti ad una televisione? Quando un tossicodipendente entra in comunità, viene rieducato alla vita. Quando il detenuto esce dopo 10 anni di nulla in carcere, perchè dovrebbe essere cambiato? Se in Calabria dove c’è il 52% di giovani disoccupati, è normale che la ‘Ndrangheta prende piede, perchè ti da il lavoro sottopagato.”