Gratteri a Rai3: 'Qualcuno voleva sabotare l'operazione Rinascita Scott'

Le importanti dichiarazioni del Procuratore della Repubblica di Catanzaro. "Salvini mi stima? Bene, ma non mi tocca"

Tra gli ospiti della puntata di oggi pomeriggio, 9 febbraio, del programma Rai Tre Mezz’Ora in più, spiccava il nome di Nicola Gratteri. Il Procuratore della Repubblica di Catanzaro è tornato nel salotto del programma condotto da Lucia Annunziata e ha parlato, ancora una volta, dell’operazione Rinascita Scott, della mancata nomina a Ministro della Giustizia e di alcuni interessanti retroscena che riguardano il suo operato.

“Io mi ritengo una persona che cerca di applicare il codice delle leggi nel modo più corretto possibile. La storia ci insegna che le cose più importanti si fanno nei primi sei mesi di legislatura, più tempo passa, meno potere sembrano avere. Perchè non si presenta un’alternativa dove dimostrano concretamente che è possibile velocizzare i processi e far funzionare la giustizia?”

MANCATA NOMINA A MINISTRO DELLA GIUSTIZIA

“Sono stato nominato Ministro della Giustizia con Renzi, poi sappiamo tutti com’è andata. Io l’ho conosciuto il giorno prima che lui andasse da Napolitano, io sono una persona che agisce solo se credo in quella cosa. Sono allenato a decidere, ed in ogni riunione io ascolto tutto e tutti, ma poi parlo. Io ho detto ciò che si doveva fare, e lui era d’accordo su tutto. Lui mi ha insistito, io inizialmente non dissi si subito. Io non ho problemi, sono diretto e guardo le persone negli occhi e dico quel che penso. Io sono indipendente, non faccio parte di nessuna corrente. A volte sono burbero. La cosa bella del mio lavoro è che non bisogna dipendere da nessuno.”

SU SALVINI E I RAPPORTI SULLA POLITICA

“Salvini mi stima? Bene, ma non mi tocca. Mi fa piacere ma non modifica quello che è il mio lavoro. Io posso permettermi il lusso di parlare con tutti, e ho parlato anche con lui. Il mio cellulare squilla continuamente, parlo con tantissimi parlamentari.”

OPERAZIONE RINASCITA SCOTT

“Rinascita Scott nasce il giorno del mio insediamento. Ho comunicato che volevo smontare il sistema di mafia. Non possiamo continuare con indagini da 20 persone, perchè mentre arrestiamo 20 persone, le restanti si rigenerano. L’indagine è nata li e adesso siamo ad oltre 600 indagati. Ci sono 700 avvocati. Nell’operazione abbiamo impiegato 3000 uomini. Abbiamo dovuto anticipare di 48 ore l’operazione perchè c’è stata una fuga di notizie. Erano venuti a sapere la notte esatta che saremmo intervenuti. Chi è stato? La storia dirà tanto. Il fenomeno della corruzione esiste seriamente, possiamo parlare del 6/7%. Noi del mestiere abbiamo un grande guadagno. Il mio stipendio è di 7200 euro al mese, che ci permette di vivere bene. Questo per dire che si tratta di ingordigia e non di necessità.”