Il Gruppo Reset: 'Perchè Minicuci non parla di aeroporto? Eppure conosceva bene la Sogas'

"Crediamo che i reggini siano curiosi di sentire qualcosa in merito da parte sua"

Qualcuno ha sentito parlare il signor Minicuci dell’aeroporto dello Stretto? Perché’ a noi, francamente, è sfuggito. Probabilmente il candidato leghista che vuol mettere le mani sulla città appena risanata elimina selettivamente i ricordi, come quelli della sua esperienza da vertice della burocrazia della Provincia di Reggio Calabria, quando questo ente era socio di maggioranza della Sogas, la società di gestione che produceva debiti a una velocità paragonabile forse solo al Modello Reggio.

Pensiamo che Minicuci, che si presenta come il nuovo che avanza e come l’uomo della Provvidenza, possa a pieno titolo e con totale consapevolezza illuminarci sulla brillante gestione della società di gestione fallita e sepolta sotto una montagna di debiti. Perché’, se non ricordiamo male, era proprio durante il suo mandato di direttore generale della Provincia che la Sogas, partecipata appunto con la Provincia come socio di maggioranza, spendeva e spandeva, fino al punto di non avere più un euro per garantire neanche la minima operatività dello scalo. Operatività assicurata grazie all’impegno del sindaco Falcomatà che ha garantito la continuità del trasporto aereo, evitando che la struttura fosse chiusa, perché’ una sospensione dei voli avrebbe causato la definitiva cancellazione del Tito Minniti dal panorama italiano.

Visto che Minicuci si ostina a non partecipare ai confronti pubblici con il sindaco Falcomatà, e visto che di aeroporto non parla, cC pur essendo già sotto gli occhi di tutti i risultati della ‘brillante’ gestione colabrodo di cui e’ stato compartecipe da direttore generale di Palazzo Alvaro.

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