Hospice, 700 mila euro dalla Regione. Trapani Lombardo: 'Una fantastica sorpresa'

Con la cifra trovata dal Consiglio Regionale l'Hospice arriva al pareggio di bilancio. Trapani Lombardo: "Adesso possiamo davvero operare"

Quella dell’Hospice Via delle Stelle di Reggio Calabria sembra la storia a lieto fine che tutti aspettavano, ormai da tempo. È di qualche giorno fa, infatti, la notizia dell’accreditamento che, finalmente, mette la struttura di cure palliative in condizione di operare. Un’altra sorpresa, però, è stata annunciata pochi istanti fa dal dott. Trapani Lombardo pochi istanti prima dell’inizio della conferenza stampa alla presenza dell’on. Cannizzaro e del Presidente Arruzzolo.

700 mila euro di avanzo di bilancio per l’Hospice

La gioia brilla negli occhi del dott. Trapani Lombardo, che da anni opera per nome e conto della fondazione che gestisce l’Hospice di Reggio Calabria. Poche parole ma ricche di significato alla stampa locale:

“L’accreditamento ci mette nelle condizioni di poter operare. Un atto sicuramente dovuto visto che abbiamo provveduto ad espletare la nostra parte già dal dicembre 2019. Per una serie di problemi burocratici la cosa si è arenata e poi sbloccata qualche settimana fa grazie all’intervento dell’on. Cannizzaro”.

La sorpresa di oggi, però, è un’altra. Ed a raccontarla è proprio il medico reggino:

“Voglio ringraziare il presidente del Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo che, a breve, comunicherà la scelta della Regione di elargire un’importante somma di avanzo di bilancio in favore dell’Hospice. Si tratta di 700 mila euro che ci consentiranno, finalmente, di dare un significato a tutto il lavoro svolto sino ad ora.

In questi anni, per forza di cose, abbiamo privilegiato il malato ed i lavoratori mettendo così in sofferenza le altre necessità come fornitori e le tasse. Questa somma individuata dal Consiglio regionale ci permette di arrivare ad un pareggio di bilancio”.

Il dott. Trapani Lombardo ha poi aggiunto:

“Sono molto contento soprattutto perché questo è il primo grosso contributo che un’istituzione regionale dà all’Hospice. È davvero significato perché dà valore non solo agli amministratori, ma al lavoro svolto dai ragazzi che operano all’interno della struttura”.

In Hospice lavorano 53 dipendenti e la maggior parte di questi non vede uno stipendio da 5 mesi.

“Abbiamo dovuto sacrificare qualcosa per andare avanti – racconta il Presidente ai microfoni della stampa. Il fatto che i lavoratori continuino con tenacia ad espletare le loro funzioni è indice di grande forza e motivazione. Potrebbero trovarsi un’occupazione che garantirebbe loro un sostegno “certo”, ma si tratta di persone che amano il proprio lavoro e che vivono per il malato”.