"L’Hospice è in prima linea, nonostante il silenzio dell'Asp sui pagamenti"

Il dott. Trapani Lombardo ringrazia tutto il personale sanitario, "sono loro la forza che ci permette di andare avanti". Ma ricorda alle istituzioni le loro responsabilità

La ribalta mediatica attuale è dominata dalla crisi mondiale derivante dal Coronavirus, radio, web e televisione sono passerelle di politici, opinionisti, intellettuali che dibattono su questa tematica e sulle grandi emergenze e vittime di questa pandemia che ha cambiato notevolmente le nostre abitudini.

Esistono delle realtà operative e silenti come l’Hospice via delle Stelle, che quotidianamente rappresenta per i degenti ed i familiari, l’ultimo percorso prima di uno scenario di trasformazione da fisicità in eterno. Il sistema sanitario nazionale, anche in questo periodo di emergenza mostra i suoi punti deboli nella gestione politica, senza un piano di programmazione e di sviluppo a medio o lungo termine.

L’Asp e la Regione Calabria, nonostante i diversi solleciti non hanno ancora versato i corrispettivi maturati dall’Hospice per le prestazioni rese. Nonostante tutta la grandissima difficoltà economica venuta a crearsi, il team di lavoro dell’Hospice, composto da medici, infermieri, operatori logistici, personale amministrativo, psicologa e assistente sociale, è sempre operativo anche in modalità smart working.

“Si ripete come spesso accade, il muro di gomma tra Hospice, Asp e Regione Calabria – afferma il dott. Vincenzo Trapani Lombardo presidente Fondazione via delle Stelle – ma noi  non ci fermiamo mai, nonostante le grandi problematiche di questo periodo stiamo sempre operando nel nostro percorso di cure  palliative ,facendolo come sempre in silenzio. Dobbiamo regalare dignità ed accompagnare i nostri pazienti nella conclusione del percorso terreno, ma siamo anche inguaribili ottimisti nella risoluzione delle problematiche che riguarda anche il sostentamento delle famiglie dei nostri dipendenti”.

Tutto il personale sanitario dell’Hospice merita un riconoscimento pubblico, come i sanitari che operano negli ospedali Covid , ma la loro forza e la migliore ricompensa morale è data dagli sguardi e dal contatto con i degenti.

“Ringrazio, anche a nome del consiglio di amministrazione – prosegue il dott.  Trapani Lombardo –  i nostri dipendenti, che anche in modalità smart working stanno regalando la loro grande professionalità. Ringrazio i medici gli infermieri, il fisioterapista, la psicologa, la direttrice sanitaria, che rischiano il burn out per i continui turni di lavoro, per essere sempre presenti nelle difficoltà di gestione dei pazienti in questi giorni ed anche per l’empatia che usano con i loro parenti che non hanno accesso alla struttura. Ringrazio gli operatori logistici, dipendenti amministrativi, psicologa, assistente sociale e volontari. Tutto il team Hospice è la forza propulsiva che ci consente di andare avanti”.  

Tutto sembra fermo, l’attesa dei finanziamenti diventa problematica nella gestione ordinaria di una struttura che opera sempre in silenziosa trincea.

“Lo scorso anno siamo andati avanti fino a dicembre per la grande solidarietà e l’apporto economico arrivato dalla cittadinanza con donazioni, eventi ed altro che quest’anno, giustamente sono stati in parte distratti per le esigenze derivate dal Corona virus, e dal fatto che la immobilizzazione generale ha impedito lo svolgersi di eventi già programmati. Non vorrei essere ripetitivo– conclude il dott. Trapani Lombardo – ma non è più possibile continuare cosi, in attesa di corrispettivi ancora non pagati. Intorno a noi esiste la solidarietà del tessuto sociale della città di Reggio Calabria, ma attendiamo di avere delle risposte sulla tempistica e sulla modalità di erogazione di quanto spettante. Non facciamo appelli, ma vogliamo richiamare gli enti preposti alle loro responsabilità ed all’espletamento dei loro doveri nei nostri confronti”.

Fonte: Dott. Fulvio D’Ascola – Consulente Fondazione Via delle Stelle Hospice