Reggio, inaugurato il Parco Primavera. Falcomatà: ‘Un’oasi pensata insieme ai cittadini’ – FOTO
Giornata storica per il quartiere popolare di Vico Neforo. Questa mattina la cerimonia di inaugurazione della nuova area: due murales, un campo di calcetto, un'arena, un'area giochi e un'area verde
18 Luglio 2025 - 14:24 | di Redazione

È stato inaugurato questa mattina il nuovo Parco Primavera a Vico Neforo, nel cuore di un quartiere che negli anni ha saputo custodire con cura e dignità i propri spazi, aspettando pazientemente un intervento di riqualificazione che finalmente è arrivato.
Un progetto importante, che ha coinvolto direttamente i cittadini attraverso un percorso di ascolto e condivisione. Un investimento di oltre un milione di euro, che ha trasformato l’intera area restituendole decoro e vivibilità.
Un quartiere che rinasce insieme al suo parco

Il sindaco Giuseppe Falcomatà, nel corso della cerimonia, ha sottolineato il valore di questo intervento come esempio di rigenerazione urbana costruita dal basso:
«I cittadini vogliono sentirsi protagonisti nei percorsi di riqualificazione degli spazi. Questo è un esempio concreto di progettazione condivisa con i residenti di Vico Neforo. Tutto quello che vedete oggi – dalla piazzetta al campo da calcio, dall’area giochi alla riqualificazione del verde e della passeggiata – nasce dal confronto e dalle proposte di chi vive quotidianamente questo quartiere».
Il Parco Primavera non è solo un’opera pubblica, ma un luogo che oggi si apre alla comunità come spazio vissuto, attraversato, frequentato non solo dai residenti ma da tutti gli abitanti della zona.
«Abbiamo voluto evocare la primavera anche attraverso un murales, simbolo di rinascita e di bellezza – ha aggiunto Falcomatà – nella convinzione che il bello genera il bello e aiuta a mantenere il bello. Anche questo angolo della città meritava il proprio momento di riscatto».
Tra gli interventi eseguiti anche la messa in sicurezza della viabilità, con una nuova piazzetta che permette ai bambini di giocare senza il rischio del traffico. Il campo da calcio, riqualificato, porta il nome di Giuseppe Errante, giovane reggino scomparso tragicamente a soli 18 anni proprio in un campetto poco distante.
Burrone: «Un segno concreto di attenzione per i cittadini»

Soddisfazione anche da parte dell’assessore all’ambiente Filippo Burrone:
“Oggi è una giornata di festa, molto attesa dai cittadini di questo quartiere. Qui sono stati spesi circa un milione e mezzo di euro per restituire decoro e dignità a un luogo che rappresenta il cuore di questa comunità. Un’opera che dimostra l’attenzione e la cura che l’Amministrazione ha voluto dedicare anche a questi spazi, consegnandoli ai cittadini affinché se ne prendano cura”.
I lavori hanno interessato anche la rete dei sottoservizi, la nuova pavimentazione, la strada che collega a via di Este e la realizzazione dello straordinario murales che racconta, con i suoi colori, il senso di rinascita di questo quartiere.

Dopo la piantumazione di due alberi di bergamotto e mandarino, con l’intervento del consigliere delegato Massimiliano Merenda, a dare voce alla soddisfazione degli abitanti del quartiere è stata Amalia Serranò, che ha auspicato che quello realizzato a Vico Neforo possa essere un «progetto pilota» da replicare in altri quartieri popolari della città. Il vicesindaco Paolo Brunetti ha ripercorso le tappe che da un’assemblea pubblica con gli abitanti della zona hanno portato a realizzare una riqualificazione «che sembrava impossibile, ma su cui lo scetticismo iniziale è andato ben presto scemando».
Baldaccini (Sky) ha esaltato «il senso di coesione e di comunità» dimostrato anche in questa occasione dai reggini, mentre il sindaco Falcomatà ha usato il gergo calcistico per invitare tutti a credere nelle potenzialità della città:

“Nessun campionato è perso in partenza, anche quando le difficoltà sono enormi e magari i valori in campo fanno pensare ad altro. Noi – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo scommesso fortemente sull’idea di una città policentrica nella quale dentro ogni quartiere i cittadini possano avere dei punti di riferimento. Questo è ciò che rende una città anche una comunità, l’idea che ogni spazio debba avere una propria anima”.
Il primo cittadino ha infine dedicato una riflessione al murales:

“La primavera è simbolo di rinascita e nella nostra città ha molteplici significati, è anche il simbolo di una stagione politica durante la quale questo quartiere è nato, a dimostrazione – ha concluso – che c’è sempre un filo rosso che ci unisce e guida i nostri passi da lassù”.