Disastro in Aspromonte, la difesa di Autelitano: ‘L’Ente Parco non poteva fare di più’ – VIDEO

In futuro dovremo avere più potere come Ente Parco. Ma come si fa a spegnere un fuoco simile se non si può fare entrare nemmeno un autobotte? Con aerei che buttano acqua a casaccio?"


Si difende a spada tratta Leo Autelitano, presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte.

Dopo le accuse ricevute da più parti rispetto alle responsabilità che il Parco avrebbe avuto nel dramma incendi boschivi in Aspromonte, il presidente dell’Ente Parco convoca presso Palazzo Crupi gli organi di stampa per illustrare, carte alla mano, la sua versione.

Il presidente Autelitano concentra l’intera conferenza stampa sulla difesa dell’Ente. Nessun cenno in ricordo delle sei vittime, nessun messaggio alla gente d’Aspromonte, nessuna notizia in merito al disastro ambientale. Il suo è solo un monologo in risposta alle accuse ricevute.

“Il Parco è sotto assedio e lo attaccano paradossalmente gli amici dell’ambiente. L’Ente è stato sotto assedio in queste settimane, non solo dai criminali e dai piromani ma anche da chi dovrebbe avere a cuore l’Aspromonte. Siamo attacco anche sui social che provocano polemiche continue”.

Consapevole di aver perso un patrimonio enorme Autelitano prova a chiarire alcuni passaggi.

Modello Perna, i chiarimenti di Autelitano

“Ho un quadro chiaro dell’Aspromonte e una conoscenza del territorio che mi porta a poter parlare con una certa cognizione di causa. Il cosiddetto modello Perna, che è alla base di tutti gli attacchi vergognosi, è un modello che io conosco bene perchè quando è stato lanciato (nel 2000), l’ho votato e dunque conosco l’impatto che ha avuto. Il modello Perna non si è mai interrotto dal 2000 fino all’anno in corso. Il territorio è stato diviso in zone ed è stato affidato alle associazioni e così è stato fino ad oggi. Dal 2018 sono 12 le associazioni che coprono le 15 zone. Ininterrottamente quindi è stato applicato lo stesso modello e non è stato modificato o accantonato nulla. Non è vero che il modello Perna non è stato applicato”.

Per Autelitano sulla base di queste notizie false che sono circolate in questi giorni si è mossa un’ondata di commenti negativi nei confronti dell’Ente. Dopo aver snocciolato i dati sugli ettari bruciati nelle varie gestioni del passato Autelitano spiega:

“Il modello Perna che noi abbiamo all’epoca votato è un modello utile perchè il coinvolgimento del territorio porta sempre risultati positivi. E abbiamo negli anni mantenuto lo spirito con cui è stato approvato all’inizio”.

Autelitano difende poi l’operato dell’Ente Parco e spiega quelli che sono i compiti.

“L’Ente Parco, che è un’ente sovraordinato e che concede il nulla osta sulle attività e sulle pianificazioni dei Comuni, non ha alcun potere in materia di spegnimento degli incendi. Solo Calabria Verde può andare sul fronte degli incendi. L’Ente Parco può fare invece attività di prevenzione”.

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“Ditemi voi quali responsabilità ha l’Ente Parco e che cosa poteva fare di più di quello che ha fatto”.

Autelitano alza i toni e contesta le accuse ricevute.

“L’Ente Parco ha competenze limitate e adesso i Parchi dovranno essere ripensati in termini di potere. I vincoli della legge 353 del 2000 non sono in discussione però gli Enti devono essere dotati di maggiori poteri perchè devono essere fatte diverse attività come la forestazione del territorio, la pulizia del sottobosco, l’apertura delle piste per il controllo del territorio etc etc…”.

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Autelitano contro Bombino: ‘Non esiste alcun provvedimento sui pastori”

Leo Autelitano qualifica come menzogna l’operazione di coinvolgimento dei pastori da parte dell’ex presidente Bombino:

“L’operazione di avvistamento degli incendi tramite i pastori non è stato mai cancellata. Non esiste negli atti dell’Ente un’azione di questo tipo ma solo determine. Per due anni (206 e 2017) è andato avanti il progetto di tipo silvoculturale che poi il direttore dell’epoca ha revocato. Un intervento di questo tipo che profilo ha? Deve essere ancora inquadrato”.

Per Autelitano le contestazioni ricevute sono vere istigazioni all’odio.

“Sulle cose che stanno succedendo c’è già un attenzionamento degli organi competenti e delle autorità”.

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Impegno proparco, Autelitano: ‘Sono stato sul fronte gratis. Sfido gli altri a stare una sola giornata in montagna”.

“Sono stato il primo volontario ed esercito il mio ruolo di presidente del Parco senza percepire nemmeno un euro. Nonostante questo sono stato giorno e notte in montagna sul fronte degli incendi. Sfido gli altri a stare una sola giornata in montagna. Nessuno mi da un centesimo eppure sono stato 12 ore al giorno sul fronte incendi. Come funziona Calabria Verde l’ho imparato sul campo e vi garantisco che è un sistema ed un meccanismo profondamente inadeguato”.

Autelitano sostiene come sia stato un evento straordinario quello degli incendi in Aspromonte.

“Il fuoco di cima un tempo non esisteva e si agiva solo sul suolo a terra. Con le temperature elevate di oggi e i venti sciroccali in 24 ore le fiamme si fanno 30/40 chilometri di percorso. Come si fa a fermare un fuoco simile? Lo si fa solo con un territorio pulito aspettando il fuoco nei punti in cui si può aggredire. Ma se nel territorio non può entrare nemmeno un autobotte come si fa a fermare il fuoco? Con gli aerei che buttano acqua a casaccio?”

Incendi in Aspromonte, Autelitano: ‘Responsabilità

Sulle responsabilità dell’Ente Parco, a nostra domanda ben precisa Autelitano spiega:

“Rispetto alle competenze che abbiamo secondo legge, non potevamo fare di più, anzi, abbiamo fatto più degli altri. Di chi sono le responsabilità? Non sono seduto a questo tavolo per fare il giudice. Dopo aver verificato tutto quello che è successo, arriveremo alle responsabilità, così come ha detto il Prefetto. Ho visto tanta gente intorno a me sul fronte degli incendi e forse qualcuno avrà diretto male le operazioni. Lo sapremo solo dopo aver verificato tutti i fatti”.

QUI IL VIDEO DELLA CONFERENZA STAMPA DI LEO AUTELITANO