Portone del Municipio incendiato, il sindaco di Platì: 'Non ci faremo intimorire'

Le parole del primo cittadino Rosario Sergi: "Platì rifiuta e contrasta la 'ndrangheta e le sue angherie"

Vile atto vandalico intimidatorio nel piccolo centro aspromontano. Ignoti, durante la notte del 13 gennaio, a mezzo di liquido infiammabile, hanno dato alle fiamme il portone d’ingresso della Casa Municipale ubicata nel centro del paese.

L’atto intimidatorio potrebbe essere il vano tentativo di fermare l’Amministrazione e il Consiglio comunale che, con forza e sinergia, hanno iniziato un interessante percorso di rivalutazione del territorio a difesa della legalità, contro la ‘ndrangheta, per garantire giustizia.

Rifiutiamo e condanniamo con fermezza la stravagante strategia occulta di incitare all’odio e di disprezzare la nostra terra.

Il Sindaco, Rosario Sergi, afferma:

“Non ci faremo intimorire da ignoti che tentano anche di danneggiare la dignità della nostra comunità. Il nostro compito è sostenere tutti i percorsi che pongono al centro la cittadinanza attiva e la tutela del diritto”.

Immediata la solidarietà del Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, dott. Massimo Mariani, che, dopo l’incontro tenuto a margine del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica con la presenza del Sindaco f.f. Paolo Brunetti e della Città Metropolitana Carmelo Versace, ha assicurato la vicinanza incondizionata di tutte le Istituzioni dello Stato.

I Carabinieri, che hanno attivato le indagini, redigeranno un accurato rapporto al Procuratore della Repubblica di Locri. Ancora una volta, la condotta criminale perpetrata tenta di distruggere una nuova e bella immagine costruita con fatica da uomini e donne di buona volontà.

Platì, i suoi amministratori e consiglieri comunali nonché la maggioranza dei cittadini, rifiuta e contrasta la ‘ndrangheta e tutte le sue angherie. Il Presidente del Consiglio, Paolo Ferrara, riunirà d’urgenza nei prossimi giorni, in seduta straordinaria, il Consiglio comunale.