Incontro Falcomatà-Zingaretti. Comune al bivio, per Reggio si avvicina l’ora X
Il sindaco sospeso a Roma per confrontarsi sulle scelte? Intanto Castorina saluta e l'assessore Battaglia punta i piedi
10 Ottobre 2023 - 20:18 | di Pasquale Romano
Due settimane al bivio che deciderà il destino di Giuseppe Falcomatà e di conseguenza dell’amministrazione comunale. Si avvicina il gong, la tensione come è giusto che sia domina Palazzo San Giorgio, con un nuovo futuro (oggi incerto) che aleggia sopra la testa del sindaco oggi sospeso e di tutta la maggioranza.
Come riportato su queste pagine due settimane fa, la volontà di Falcomatà sarebbe quella di procedere con un ‘reset’ totale della giunta, che giocoforza comporta malumori e mal di pancia. Volontà che trova conferme anche nelle battute e nei sospiri di qualche assessore, che scherzando (ma forse non troppo) parla di esperienza a Palazzo San Giorgio ormai agli sgoccioli.
Già detto dell’ipotesi che vorrebbe Falcomatà intenzionato a ‘salvare’ soltanto Brunetti (con le resistenze in merito del Pd che vorrebbe uno scenario da ‘la legge è uguale per tutti’), c’è da registrare la posizione dei dem anche in relazione al futuro dell’assessore Mimmo Battaglia.
Il Pd infatti sembrerebbe fortemente intenzionato a chiedere la conferma in giunta dell’attuale assessore ai trasporti, uno dei tanti nodi al pettine di Falcomatà da sciogliere in queste settimane.
Con la precisa volontà di fare maggiore chiarezza, e al contempo rinsaldare i rapporti certamente non granitici con il Pd, nella giornata di ieri Falcomatà secondo quanto raccolto da CityNow ha incontrato l’ex segretario dem Nicola Zingaretti.
Zingaretti, nell’ambito delle iniziative “Costruiamo l’alternativa”, ha partecipato ad un incontro presso il Circolo PD di Polistena. Tra l’atterraggio all’aeroporto di Reggio Calabria e lo spostamento a Polistena, l’incontro riservato in riva allo Stretto con Falcomatà.
Un dialogo, secondo quanto filtra, sereno e cordiale, con il sindaco sospeso che ha chiesto lumi riguardo la direzione da prendere in merito alle scelte e la nuova giunta, se l’esito sarà quello di ritorno a Palazzo San Giorgio.
Zingaretti avrebbe consigliato maggiore dialogo e confronto con i vertici nazionali del Partito Democratico, evidenziando come in passato (ovvero all’epoca della sospensione e della nomina dei due f.f. Brunetti e Versace) l’atteggiamento di Falcomatà avesse viaggiato in direzione totalmente opposta.
“Profili da inserire all’interno della nuova giunta validi e di spessore, concordati con i vertici del Pd“. Questo, in sintesi, sarebbe stato il consiglio avanzato da Zingaretti e probabilmente raccolto da Falcomatà, con quest’ultimo che potrebbe presto raggiungere Roma per ascoltare i pensieri della direzione dem, a partire dalla segretaria Elly Schlein.
Sarà, in ogni caso, un Pd indebolito quello che a livello locale dovrà confrontarsi con gli altri partiti e liste civiche di maggioranza. In caso di rientro a Palazzo San Giorgio di Falcomatà, i dem avrebbero già il sindaco e il presidente del consiglio Enzo Marra, avendo al contempo perso il consigliere ed ex capogruppo Nino Castorina.
Quest’ultimo, al prossimo consiglio comunale sarà ufficialmente tra i banchi del gruppo misto, in attesa di definire il proprio futuro. Sembra complicato (ma in politica niente è impossibile…) immaginare un rientro tra i dem su ‘impulso’ di Falcomatà, Castorina negli ultimi mesi ha dialogato con Italia Viva, al momento però non sembra potersi concretizzare un trasferimento all’interno del partito di Matteo Renzi. Smentito invece un avvicinamento ad Azione.
L’addio di Castorina al Pd continua a far discutere, con l’ex capogruppo che aveva preannunciato la sua decisione non al partito (che è rimasto spiazzato) bensì allo stesso Falcomatà, al leader di Democratici e Progressisti Nino De Gaetano e per motivi squisitamente di ruoli istituzionali al sindaco f.f. Brunetti.
Tornando ai giochi di forza interni alla maggioranza, da capire quanti assessori il Pd riuscirà a strappare alla luce delle nuovi dinamiche. Secondo quanto filtra, i dem chiederanno senza troppa convinzione le attuali 4 postazioni (oggi in capo a Rocco Albanese, Angela Martino, Lucia Nucera e Mimmo Battaglia) ben consapevoli che difficilmente andranno oltre i 3 assessorati.