Castorina lascia il Pd: continuano le manovre in vista del 'Falcomatà Day'

Il consigliere transiterà al Gruppo Misto. Dialogo tra l'ex capogruppo e il sindaco sospeso. I dem sorpresi

Nino Castorina lascia il Partito Democratico. La notizia arriva, come un fulmine a ciel sereno, a poche settimane dal probabile rientro del sindaco sospeso Giuseppe Falcomatà al Comune di Reggio Calabria.

Una bella batosta per il partito del primo cittadino, ma di certo non troppo inaspettata visto che il consigliere, negli ultimi mesi non aveva lesinato critiche e attacchi alla sua stessa maggioranza, conducendo delle vere e proprie battaglie in stile opposizione: dai rifiuti alla carenza idrica, passando per la Reggina e, infine, l’ormai famoso Ponte Calopinace.

Castorina, dunque, non ha esattamente nascosto le sue intenzioni, fino alla decisione finale arrivata nella serata di ieri.

Castorina lascia il Partito Democratico

L’annuncio di abbandonare i dem è arrivato non senza fornire delle motivazioni.

La prima, secondo quanto raccolto dal diretto interessato, sarebbe da ricercarsi nella nuova linea nazionale dettata da Elly Schlein, con la quale l’esponente reggino sarebbe decisamente in rotta. La seconda sulla linea di azione locale, forse troppo silente negli ultimi mesi di Governo.

La rinuncia, che è già stata emessa, dovrà essere unicamente protocollata e una volta divenuta ufficiale, l’ex dem passerà tra le fila del Gruppo Misto in consiglio comunale, pur rimanendo alla maggioranza.

La notizia, comunque, è arrivata fra lo stupore generale di chi, magari, nel tempo aveva già intuito qualcosa e del capogruppo Sera che, invece, lo ha appreso nella stessa giornata. Secondo quanto appreso, ne era invece a conoscenza Falcomatà e, per questo motivo, vien da pensare, che la mossa sia stata dettata anche da una volontà comune.

Fra i due, che si trovano ormai ai margini del partito, sembra si sia creata una sorta di intesa e la scelta di Castorina potrebbe essere una mossa strategica proprio in vista del rientro del sindaco sospeso.

A quel punto, si sarà da metter d’accordo partiti – soprattutto dem – e le liste civiche, con un delicatissimo equilibrio politico da mantenere per far buon viso a cattivo gioco ed arrivare alla fine della legislatura al riparo da ulteriori tsunami.

Altri assestamenti a palazzo San Giorgio?

Non è detto comunque, che le sorprese siano terminate. Il mese di ottobre è ancora lungo e tra i consiglieri non mancano gli attriti.

Nella conferenza dei capigruppo che ha preceduto l’ultimo consiglio comunale, infatti, ci sarebbero state non poche frizioni tra il consigliere Latella ed il sindaco f.f. Brunetti. Piccoli diverbi, sempre riguardanti il caso Reggina, fra uomini dello stesso partito – Italia Viva – che vanno avanti ormai da settimane. E che non lasciano presagire nulla di buono.