Infanticidio a Reggio: Sara risponde al Gip, avvocati chiedono perizia psichiatrica

I legali chiedono perizia psichiatrica per accertare lo stato mentale della giovane al momento dei fatti. Le indagini proseguono per un possibile infanticidio precedente

Tribunale Palmi

Sara, la 25enne di Reggio Calabria accusata di duplice infanticidio, è stata ascoltata ieri mattina dal giudice per le indagini preliminari (GIP) Claudio Treglia. Accompagnata dai suoi avvocati, Carlo Morace e Giuseppina Quattrone, la giovane ha risposto per circa un’ora e mezza alle domande del magistrato e del pubblico ministero Chiara Greco, che coordina l’indagine.

Al termine dell’interrogatorio, i legali hanno dichiarato ai microfoni di Gazzetta del Sud: “La giovane donna ha risposto a tutte le domande che le sono state poste, sulle cause del decesso dei feti e sulla ricostruzione dei fatti”. Hanno inoltre sottolineato: “È interesse della difesa tutelare in questo momento la serenità della ragazza che ha enormi fragilità”.

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I legali hanno annunciato l’intenzione di richiedere una perizia psichiatrica per accertare lo stato di salute mentale di Sara al momento dei fatti, in particolare riguardo alla sua capacità di intendere e di volere durante la drammatica giornata dell’8 luglio 2024.

Il GIP, nell’ordinanza di custodia cautelare, ha già preso in considerazione una perizia psichiatrica, affidandola al dottor Nicola Pangallo. Secondo il magistrato, non vi sono elementi per dubitare della capacità di intendere e di volere della giovane, poiché gli incontri con lo psichiatra e i test somministrati non hanno evidenziato gravi psicopatologie, come forme deliranti o schizofreniche. Anche i sanitari che l’hanno avuta in cura in ospedale hanno confermato che la ragazza era “perfettamente lucida”.

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Nel frattempo, le indagini proseguono per fare luce su un possibile precedente infanticidio risalente al 2022, quando Sara avrebbe partorito un altro bambino, il cui corpo non è stato ancora rinvenuto. Gli investigatori stanno esaminando la casa della giovane e del suo fidanzato, Annunziato Nucera, utilizzando cani molecolari e un georadar per cercare eventuali tracce.

Il caso rimane avvolto nel mistero, con molti interrogativi ancora senza risposta. Le prossime settimane saranno decisive per chiarire i contorni di questa tragica vicenda.