Intimidazione primario di Locri, Anastasi: 'Ennesimo triste episodio'

Anche il consigliere regionale mostra la sua solidarietà al primario di Locri per l'attacco subito

Il consigliere regionale di “Io resto in Calabria”, Marcello Anastasi, esprime solidarietà al dott. Antonio Musolino e invita la società civile locrese “a continuare a promuovere   il dialogo   costruttivo  per affermare il rispetto della legalità, della democrazia e del bene comune”.

“Quanto verificatosi ai danni del dott. Musolino, dirigente del Reparto di Pediatria dell’Ospedale di Locri, trova la piena disapprovazione della società civile e delle varie istituzioni calabresi. Da questo grave episodio, concretizzatosi con il danneggiamento della sua auto, si evince, ancora una volta- sottolinea Anastasi-, quanto problematica rimanga la questione della sicurezza del territorio, nonostante l’impegno delle scuole, delle associazioni e di tantissimi cittadini, tutti  fortemente proiettati a costruire e a salvaguardare la legalità per una realtà sociale migliore”.

Sottolinea Anastasi:

“Non bisogna scoraggiarsi; bensì continuare a confidare nelle forze dell’Ordine preposte alla tutela della comunità ed anche nel proprio agire, perche tutti facciamo parte  di un sistema di complementarietà e di democrazia condivisa. Purtroppo molte azioni inquietanti, quotidianamente, si registrano ancora nella nostra Regione e ne  squalificano il valore assoluto al quale l’uomo è chiamato:  praticare  il bene comune e, al di là di ogni eventuale appartenenza politica e del sentire differente, mettere al centro dei rapporti umani, i valori  dell’amore, della giustizia, dell’equità e  dell’uguaglianza, della  libertà e del  rispetto dei diritti di ognuno”.

Aggiunge Anastasi:

“Pertanto, l’invito è ad esercitare  il proprio dovere di cittadini onesti e mantenere alto il senso della tolleranza, del sacrificio con l’augurio che la locride, erede dell’aureo patrimonio  culturale magno-greco, il più invidiato al mondo, non si arrenda di fronte all’ennesimo triste episodio delle ultime ore che ha minato non solamente la serenità di un  professionista del mondo medico ospedaliero e della sua famiglia, ma anche quella della società civile”.