L'allarme di Bombardieri: "Per affrontare la 'ndrangheta a Reggio servono più uomini e mezzi"

"L'organico della Squadra mobile di Reggio Calabria è oggi poco oltre le 160 unità, a Palermo invece di 800 unità", spiega Bombardieri

Lotta impari. La battaglia contro la ‘ndrangheta è certamente una delle emergenze del nostro territorio, una piovra che rischia di soffocare presente e futuro.

L’ultimo allarme arriva dalle parole di Giovanni Bombardieri, il procuratore di Reggio Calabria ha spiegato come per fronteggiare la criminalità organizzata serva un maggiore dispiegamento di forze.

“C’è la necessità di un rafforzamento di uomini e mezzi in Calabria e soprattutto a Reggio, per fronteggiare adeguatamente un fenomeno criminale, qual è la ‘ndrangheta, radicata profondamente nel proprio territorio di origine e ormai ampiamente globalizzata”.

Intervenuto in occasione della conferenza stampa relativa all’operazione ‘Altanus’, Bombardieri (numeri alla mano) ha sottolineato le difficoltà che si trovano a vivere le forze dell’ordine.

“Il Governo, riunitosi due volte in Calabria, e le visite del ministro dell’Interno costituiscono certamente segnali  positivi ma è necessario dotare presto le forze di polizia del personale adeguato per contrastare la ‘ndrangheta. L’organico della Squadra mobile di Reggio Calabria è oggi poco oltre le 160 unità, a Palermo invece di 800 unità“, spiega Bombardieri facendo emergere la sensibile differenza di organico.

Non solo forze di polizia in difficoltà. Anche la magistratura deve fare i conti con condizioni di lavoro ‘proibitive’, secondo quanto raccontato dal procuratore di Reggio Calabria.

“Se se un giudice deve stare 3 anni, a due anni e dieci mesi inizia a prepararsi al trasferimento. Non sarebbe così se ci fosse la possibilità di lavorare in maniera serena e tranquilla. Finché i numeri sono questi è evidente che un giudice che può scegliere, non andrà a Reggio ma preferirà un’altra città. Questo non perché non ha voglia di lavorare, ma perchè -conclude Bombardieri-deve essere messo in condizioni e non con l’acqua alla gola e le continue scadenze”.

fonte: lacnews.it