Lamberti sul fascismo: ‘C’è chi dice che è stato bello, chi brutto. Io non c’ero’. Il chiarimento
Le parole di Lamberti, il commento di Delfino e il chiarimento: ''Mi dissocio totalmente dal periodo fascista"
11 Giugno 2025 - 11:19 | di Vincenzo Comi

“Se noi rimettessimo a posto quell’aquila, probabilmente ci sarebbe gente che verrebbe e a vederla e perchè no. Qual è il motivo per toglierla? Ma quale fascista e fascista…il tempo del fascismo non esiste più. C’è ancora chi dice che è stato bello, chi dice che è stato brutto non lo so, io non c’ero e non lo posso giudicare”.
Così il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, nel corso di uno dei suoi editoriali a Reggio TV, commenta il periodo del fascismo, e a sorpresa, spiega:
“Lo devo giudicare – riferendosi al periodo del fascismo – dai libri di storia, da quello che mi dicono. Comunque è un periodo storico e come tale va non dico rispettato, ma ricordato”.
Parole che hanno fatto balzare dalla sedia chi ha sempre invece condannato il fascismo. Come Demetrio Delfino, già assessore del Comune di Reggio Calabria:
“Non ho capito bene. Neanche io c’ero ma un ideuzza me la sono fatta proprio dai libri di storia e dalle testimonianze di chi lo ha subito. Il fascismo è un crimine, punto – commenta sul suo profilo FB Delfino – Non c’è nessuna possibilità di trovare bellezza in un orribile e macabro regime che ha prodotto fame, miseria, guerra, morti e odio razziale”.
Contattato ai nostri microfoni, il dott. Lamberti prova a spegnere le polemiche con alcuni chiarimenti.
“Nella mia vita ho sempre parlato di democrazia e libertà. Non bisogna decontestualizzare una frase altrimenti si strumentalizza. Non è corretto. Leggo sempre le mail che mi arrivano dai cittadini e in riferimento al restauro e al riposizionamento dell’aquila a piazza del Popolo ho detto la mia. Ma scusate, piazza del popolo, quando è venuto il capo del fascismo, era o non era piena di gente? A quell’epoca, c’era gente a cui piaceva quel movimento politico e gente a cui non piaceva”.
Il dott. Lamberti spiega poi il suo pensiero sul fascismo:
“Mi dissocio totalmente dal periodo fascista. Mio nonno non ha voluto indossare il distintivo fascista ed è stato mandato qui in punizione. Dire che io sia favorevole al fascismo è un’eresia. Ho sempre parlato delle leggi razziali dicendo che erano una schifezza. Ho semplicemente detto che la storia non si può cancellare. Ma scusate, quanti palazzi hanno ancora riferimenti fascisti in Italia? E che facciamo li abbattiamo? Detto questo la mia posizione sull’anti fascismo è chiarissima. Sono un democratico nato”.