Il calvario dei lavoratori Avr continua, il sindaco promette risposte immediate

"Gli accordi presi non sono stati mantenuti" affermano i dipendenti di Avr in coro. Il sindaco Falcomatà li rassicura

“Siamo qui di nuovo in piazza perchè anche oggi non sono stati mantenuti gli accordi presi”.

Anche oggi, mercoledì 19 febbraio, i lavoratori Avr si sono ritrovati a piazza Italia per destare l’attenzione dell’amministrazione comunale di Reggio Calabria. La storia degli stipendi arretrati sembra non avere fine e, così, a cadenza di circa due settimane, i dipendenti si trovano, nuovamente, a manifestare per i loro diritti.

“L’accordo fatto con l’amministrazione – raccontano alcuni lavoratori ai microfoni di CityNow – prevedeva il pagamento di una mensilità tra il 18 ed il 21 febbraio. La promessa fatta è però divenuta vana a causa delle tempistiche. Pur firmando l’ordinanza e rilasciando i fondi ad Avr, noi non vedremo i soldi sul conto prima delle prossima settimana”.

I lavoratori reggini sono veramente preoccupati di un ‘ritorno al passato’. Le mensilità da saldare al momento sono quelle di dicembre (inclusa la tredicesima) e di gennaio.

“Siamo qui a piazza Italia pacificamente – spiegano i dipendenti della ditta romana – perchè è un nostro diritto percepire lo stipendio ogni mese. Non chiediamo nulla di più se non ciò che ci spetta. Abbiamo chiesto un incontro urgente con il sindaco ma, ultimamente, la comunicazione tra noi e le istituzioni è venuta meno. Più volte abbiamo chiesto il loro intervento e nè il sindaco, ne l’assessore delegato all’ambiente ci hanno dato risposta. Ci è stato mandato un delegato per avere notizie della situazione lavorativa in cui ci troviamo”. 

I lavoratori di Avr, dopo un calvario durato circa due anni, appaiono veramente provati:

“La cosa che più ci dispiace è che il vicesindaco Neri ha interrotto con noi anche ogni comunicazione, anche telefonica. Una cosa inaccettabile per i dipendenti che provengono da una situazione come la nostra. Non possiamo vedere questo distacco dell’amministrazione che fino, ad oggi, non ha contribuito a dare risposte concrete nè per il presente, nè per il futuro”. 

Secondo quanto riportato dai lavoratori presenti alla manifestazione a piazza Italia, un ispettore della Digos ha fatto da intermediario nell’accordo stipulato tra il Comune, la ditta ed i lavoratori secondo cui i pagamenti degli stipendi sarebbero avvenuti a cadenza di 15 giorni.

I dipendenti amareggiati concludono:

“Gli stipendi pervenuti sono arrivati sempre sotto nostra pressione, nè l’azienda nè il comune si sono mai impegnati a rispettare le date stabilite per il saldo”. 

A dispetto delle previsioni dei lavoratori reggini, alla fine della protesta il sindaco è sceso in piazza per rassicurare i dipendenti che domani verrà firmato il mandato per far partire il pagamento di una mensilità.