Restyling Piazza De Nava, Lamberti: 'Brunetti impari la storia'

"Perchè non cambiamo anche il Colosseo? I reggini vogliono conservare ciò che hanno, perché qui c'è il sangue e il sudore di tanta gente che vive ancora in questa città per scommessa". Le parole del…

“Noi siamo per il restauro conservativo, non sostitutivo”.

Ci ha tenuto a precisarlo, più volte, in riferimento a Piazza De Nava, il dott. Eduardo Lamberti Castronuovo ospite, nella mattinata di ieri, della nuova puntata di Live Break. Il format di stretta attualità, targato CityNow, è stato interamente dedicato ai lavori che hanno da poco preso avvio in centro città.

Restyling Piazza De Nava: le parole del dott. Lamberti

Nuova Piazza De Nava 15

“Il sindaco non è un Re o un Imperatore. È una persona che rappresenta i cittadini. La questione Piazza De Nava sarebbe stata facilmente risolvibile attraverso un referendum. Quando io sono stato assessore di questa Provincia, ho intitolato il palazzo della Provincia e il palazzo della cultura a due illustri soggetti (Corrado Alvaro e Pasquino Crupi ndr.). Sono stato io a farlo? No. È stato il popolo attraverso il referendum. Perché il popolo è sovrano, ma lo deve essere veramente. Dato che questo referendum non c’è stato – ha aggiunto il dott. Lamberti – il sindaco non parla a nome dei cittadini, ma a nome suo e di qualcun’altro”.

Nel corso della diretta l’imprenditore, da sempre attivamente impegnato nello sviluppo e nella crescita della città, ha puntato il dito anche contro le scelte della Soprintendenza:

“Invito i cittadini ad andare a vedere quelli che sono i vincoli archeologici che caratterizzano la città di Reggio Calabria. È chiaramente espresso che anche questa piazza è sottoposta a vincolo. Mi domando perché la stessa sorte non sia toccata anche al teatro Margherita ed al Siracusa e per quale motivo, invece, si sia scelto di preservare le fatiscenti cabine del lido comunale, segno evidente che c’è un inganno, un vincolo a metà”.

La replica al sindaco Brunetti

Piazza De Nava Lamberti

Lamberti ha poi replicato alle parole, rilasciate a CityNow, del sindaco f.f. Paolo Brunetti, che ha sottolineato che i lavori, inerenti piazza De Nava, riguardano la riqualificazione e non la demolizione dell’area:

“Abbiamo un cantiere in centro città – ha spiegato il dott. Lamberti – che chissà per quanto tempo resterà qui. Basta che un escavatore trovi anche una sola piccola anforetta per bloccare i lavori fino a data da destinarsi. In una città dove mancano il lido comunale, l’oasi, i teatri, le strade, i rifiuti arrivano fino al collo dei cittadini e l’acqua è assente in molti quartieri, ci si preoccupa del finanziamento da 5 milioni per piazza De Nava”.

Il dottore si domanda poi se la fine della piazza, dopo il restyling, sarà analoga a quella fatta anche da piazza Sant’Anna, piazza Orange e piazza Carmine.

“Sono state riqualificate, si e guardate oggi come sono. Quella intitolata a Giuseppe De Nava era la piazza che negli anni ’50-’60 veniva utilizzata nelle cartoline da inviare a tutto il mondo, perchè storicamente valida. Qual è l’utilità di questo restyling? Sarebbe bastato ripulirla, illuminarla e rivedere le piante presenti. Non c’era bisogno di fare altro.

A questo punto – ha affermato Lamberti perentorio – perchè non cambiamo il Colosseo o qualunque altro monumento d’Italia? Brunetti impara la storia prima di parlare. Noi vogliamo conservare quello che abbiamo, perché qui c’è il sangue e il sudore di tanta gente che vive ancora in questa città per scommessa”.

Lamberti ha poi concluso con una riflessione dal retrogusto amaro:

“La cosa più brutta è che la gente è indifferente a quanto accade. E sapete il perché? Perché qualsiasi cosa chieda il popolo, sa già che non verrà ascoltato. Perchè Brunetti non si è messo in piazza con un banchetto? Ha avuto paura del referendum e si è messo supino di fronte alla Soprintendenza che non è di Reggio Calabria e non conosce la città”.

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