Tra le intuizioni, Mariotto e Massimo Orlando. Il saluto al grande talent scout
19 Febbraio 2018 - 10:50 | di Michele Favano

Ci sono personaggi che incidono ed anche in maniera notevole, ma che amano stare comunque dietro le quinte, ponendosi come obiettivo di vita, solo il raggiungimento di traguardi, lasciando il palcoscenico ad altri.
Mario Biason è certamente uno di questi, il talent scout che per anni ha fatto le fortune della Reggina di Benedetto e Lillo Foti, risultando determinante anche nella costruzione del centro sportivo S. Agata.
C’era da costruire un settore giovanile per intero e l’allora dirigenza individuò in Biason, presidente del Conegliano Veneto, la figura ideale per dare il via a quello che poi sarebbe diventata una impressionante fucina di talenti, i cosiddetti “Figli del S. Agata”. Suggerendo Bigon al primo anno di serie C e consegnando alla società giocatori come Massimo Mariotto e quel fenomeno di Massimo Orlando, poi ceduto alla Juventus per una cifra vicina ai sei miliardi di lire e tanti altri.
Oggi si piange la figura di questo straordinario professionista, spentosi all’età di 83 anni.