Le strategie di Jole, la presidente 'tosta' stupisce i calabresi

Sempre più richiesta nei salotti televisivi, ha lanciato la sfida al Governo anche sui temi economici legati alla ripartenza del post Covid 19

Jole Santelli, non è solo il presidente della Regione Calabria. È stata deputata, coordinatrice regionale di Forza Italia, in alcuni frangenti si è mostrata anche come la “cocca” di Silvio Berlusconi.

La Calabria ha imparato a conoscerla durante una campagna elettorale vinta senza un filo di voce. Una voce che è tornata, anche prepotente, nell’emergenza da Covid 19. Ma oggi Jole è anche un personaggio della Tv. L’ultima apparizione, per la verità esilarante, è stato il riconoscimento dello status di personaggio da parte del Tg satirico Striscia la notizia che, facendogli il verso con una imitazione che sembrava un misto tra Jole e Loredana Bertè, al rientro in studio l’ha definita “una tosta”.

Lei è ormai talmente abituata alle telecamere che, anche nella sua prima uscita ufficiale per parlare ai giornalisti calabresi, ha preferito una diretta in streaming. Strumento ormai in voga in questa quarantena da Covid. Ma tralasciando la pessima qualità del servizio reso ai calabresi dai “tecnici” della cittadella, c’è da dire che Jole Santelli è riuscita nuovamente a stupire.

In tanti si sarebbero aspettati dichiarazioni di fuoco sul braccio di ferro in atto con il Governo e con il Ministro per gli Affari regionali Boccia. E invece il presidente ha dato delle buone notizie ai calabresi. Notizie attese da migliaia di commercianti, partite Iva, lavoratori autonomi e anche dipendenti. Ancora una volta, se vogliamo, per sfidare il Governo. Ma questa volta sul terreno del sostegno alla ripresa. Una iniezione di liquidità non da poco nel deserto delle iniziative – per ora solo annunciate – del Governo, oggettivamente in ritardo sul decreto Aprile, e su quanto promesso a marzo.

D’altra parte, mentre i partiti che la sostengono litigano per trovare la quadra su nomine ed incarichi, la scena, Jole l’ha conquistata proprio con il lockdown. A colpi di ordinanze e con le prese di posizione sulla chiusura dei confini regionali. Mettendoci in mezzo due consigli regionali, un Bilancio preconfezionato e la denuncia degli 800 imboscati che lavorano alla Cittadella non si sa per fare cosa.

Certo, qualche sbavatura, c’è stata. Basti ricordare la questione delle mascherine non obbligatorie, proprio mentre sosteneva a spada tratta la riapertura anticipata in Calabria di bar, ristoranti, passeggiate, sport individuali e… manutenzione di barche.

Eppure, oggi, sono in tanti a congratularsi con lei per “Riparti Calabria”. Una misura che arriva proprio quando il governo sembra essersi ammorbidito sulla tempistica della riapertura del Paese. Anticipando ancora una volta le mosse dell’esecutivo nazionale anche sulle questioni più strettamente economiche.

Insomma, non si può non ammettere che ha fatto più lei in tre mesi per l’immagine della Calabria che i suoi predecessori negli ultimi dieci anni.

Ora, però, i calabresi si aspettano che dalle buone intenzioni, dagli annunci e denunce, si passi finalmente ai fatti.