Miti Di Calabria: la leggenda dei giganti di pietra a Campana in Calabria

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profum

Ristobottega

Conosciamo la nostra terra, ne conosciamo i profumi, i luoghi, ma non sempre conosciamo i meravigliosi miti e le misteriose leggende che avvolgono la Calabria.

Eccoci dunque all’ottavo appuntamento della rubrica Miti Di CampanaCalabria, nata per raccontarvi le più famose leggende che fanno parte della nostra terra.

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Oggi vi portiamo nel comune di Campana, nella Sila Greca, dove sorge un megalite scolpito di calcarenite che raffigura un elefante, in scala colossale, ovvero in dimensioni maggiori rispetto quelle reali, alto circa 5,90 metri.

A pochi metri di distanza è presente quello che viene chiamato dalla popolazione dell’area montana “il gigante” o “il ciclope”, alto 7,50 metri, rappresentante le gambe di un essere umano. A Campana questi megaliti sono chiamati “Le pietre della Incavallicata” e da alcuni anni sono oggetto di studio e divulgazione scientifica, soprattutto il monumento dell’elefante, che sembra rappresentare un esemplare con le zanne dritte, che non lo farebbe ricondurre ad esemplari moderni, ma a specie più antiche con questa caratteristica.

Secondo l’antica leggenda queste due sculture sono opera dei mahut indiani, arrivati insieme a Pirro nel 280 a.C. i quali hanno voluto creare una sorta di tempio dedicato ai pachidermi. Secondo altre fonti i monoliti sono opera dell’erosione atmosferica e casualmente hanno assunto fattezze particolari.

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L’Elefante di pietra della Sila è stato anche al centro di una puntata di “Voyager”, in cui si è spiegato che esso potrebbe essere l’Elephas Antiquus, estintosi 12mila anni fa e rappresentare il complesso di sculture preistoriche più grandi d’Europa. Ad avvalorare la tesi dell’architetto campanacosentino Domenico Canino sono le dimensioni delle zanne: 180 centimetri, in parte mutilate, che se ricostruite interamente arriverebbero a misurare 220. Le stesse misure di un fossile ritrovato a Reggio Calabria.

Si tratta di oggetti unici in Europa: non esistono infatti, altri megaliti zoomorfi e antropomorfi scolpiti da esseri umani, se non in Egitto e Turchia.

I due enormi massi, avvolti da storie e leggende, risalenti probabilmente alla preistoria, continuano a suscitare mistero e attrarre visitatori, curiosi e studiosi e fanno si che l’Incavallicata rappresenti, insieme a tante altre località della regione, un patrimonio per tutta la Calabria.