Appello dei professinisti dello spettacolo alla Presidente Santelli

"Reputiamo importante che si evitino assembramenti e che l’intrattenimento si svolga in condizioni compatibili con l’attuale pandemia". Un gruppo di promoter e organizzatori di spettacoli scrive al Presidente della Regione Calabria

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che alcuni operatori del settore artistico hanno deciso di indirizzare al Presidente della Regione Calabria, Jole Santelli.

LA LETTERA

Egregia Presidente,
Apprendiamo con un po’ di preoccupazione la sua decisione di fermare per la prossima stagione estiva i finanziamenti previsti dall’articolo 65 della legge regionale 13 del 1985, relativa all’intrattenimento dei turisti.

Siamo un gruppo di promoter e organizzatori di spettacoli che da anni (e, nel caso di alcuni, decenni) si occupa degli eventi che allietano i turisti, calabresi e non, che scelgono di trascorrere le proprie vacanze nelle nostre zone.

Condividiamo, ovviamente, la preoccupazione relativa alla sicurezza e alla salute pubblica che ha ispirato la Sua decisione: anche noi reputiamo importante che si evitino assembramenti e che l’intrattenimento si svolga in condizioni compatibili con l’attuale pandemia.

Tuttavia, restiamo in apprensione per quel che riguarda l’idea di una rimodulazione dei finanziamenti previsti dalla normativa. Infatti, i due milioni e rotti previsti per quest’anno e di cui è previsto un leggero aumento per gli anni successivi, sono letteralmente spiccioli nelle voci del bilancio regionale.

Ma con questi spiccioli siamo riusciti, nel corso dei decenni a movimentare l’economia regionale: abbiamo valorizzato artisti e maestranze calabresi, abbiamo consentito ai turisti forestieri di conoscere gli aspetti peculiari della cultura regionale, abbiamo reinvestito tutti gli utili nel territorio e, si scusi l’immodestia, forse è anche per merito nostro che l’offerta turistica è riuscita a mantenersi attrattiva, come tra l’altro risulta dalla crescita delle presenze estive in Calabria.

Per questo motivo, speriamo che la rimodulazione non comporti la destinazione dei fondi a grandi eventi, di cui si è vociferato. Per realizzare questi ultimi, due milioni e rotti sarebbero comunque poca cosa. Ma sottrarli alla tipologia di eventi che finora abbiamo contribuito a organizzare comporterebbe un danno non piccolo: significherebbe privare i piccoli Comuni della possibilità di realizzare quel po’ di intrattenimento estivo che significa fatturato. Significherebbe togliere ossigeno a realtà che rischiano l’asfissia e che, invece, grazie alle nostre attività, che risultano low cost rispetto alla gestione dei grandi eventi, sono riuscite comunque a mantenersi attrattive e a sostenere tante piccole economie locali.

Siamo a Sua completa disposizione per contribuire, nel nostro piccolo, a frenare la pandemia e a far sì che non incida troppo in negativo sulla vita dei nostri territori. Allo stesso tempo, Le chiediamo di mantenere lo stanziamento dei fondi in linea con lo spirito della legge 13 del 1985.

Massimo Marramao
Natalino Alessio
Nicola Martino
Franco Bonanno
Roberto Pisani
Elio Caferro
Donatello Fiorentino
Antonio Truglia
Domenico Porcino
Michele Lavecchia
Rugolo Salvatore
Elio Belmonte
Gianfranco Valder
Gino Squadriglia
Eugenio Bennardo
Mastroianni Pasquale
Cosimo Campennì
Pino Murica
Renato Funaro
Felice Napoleone