"Ho fiducia nella comunità, insieme ce la faremo": le parole di uno studente reggino

"Solo lo sforzo comune ci permetterà di venire fuori da questa emergenza". Le parole di Vincenzo

“Il 9 marzo del corrente anno il Presidente del Consiglio ha promulgato lo stato di quarantena nazionale attraverso un decreto annunciato in diretta televisiva che, nonostante una misura di questa entità fosse intuibile, ha lasciato tutti abbastanza sconvolti, almeno in un primo momento.

Il motivo di ciò è da attribuire tanto alla gravità della misura in sé quanto al fatto che mediante essa ci si è resi conto dell’effettiva entità del problema che stiamo affrontando. Parlando poi a livello strettamente personale la mia eccessiva paura del contagio non mi ha certo aiutato a mantenere la tranquillità, anche se col passare dei giorni la situazione è sensibilmente migliorata, poiché essendo una persona abituata a restare in casa e che coltiva i suoi interessi dentro le mura domestiche, mi sono ritrovato in una condizione per nulla dissimile dalla quotidianità.

Ovviamente però non per tutti è stato così, infatti attraverso i principali mezzi di comunicazione ho potuto ascoltare le dichiarazioni di alcuni miei coetanei e non solo, a mio avviso irresponsabili, che non rendendosi ancora conto della problematica in cui siamo tutti coinvolti, denunciavano una presunta privazione dei diritti individuali da parte del governo. Fortunatamente i giovani fermi su tali posizioni risultano una minoranza ed in linea di massima la reazione generale ai provvedimenti è stata positiva.

Ciò è avvenuto sia a causa di un timore più che giustificato verso quella che ad oggi è una pandemia, ma anche perché per la prima volta nella loro vita molti ragazzi, come il medesimo d’altronde, stanno affrontando un evento che avrà importanti conseguenze anche sul piano storico. In tal senso dunque si è animata la coscienza civica della maggior parte dei cittadini e così anche io ad oggi mi ritrovo ad aver fiducia nella collettività e nella sua capacità di reagire ad una situazione certamente drammatica dalla quale solo lo sforzo comune ci permetterà di venirne fuori”.

Vincenzo Serio, VA – Liceo Classico “T. Campanela”