L'alpinista calabrese Lino Cangemi costretto ad annullare l'impresa sull'Himlung Himal

"Abbiamo una vetta molto più importante da scalare ed è quella della sopravvivenza al Covid-19". Le parole di Lino

Come anticipato a febbraio, l’alpinista Lino Cangemi, originario di Gioia Tauro, era pronto ad affrontare una nuova sfida, quella dei 7.126 metri.

La spedizione alpinistica del maestoso Himlung Himal – una montagna di 7.126 metri situata nella valle remota di Naar e Phu nella Regione del Manaslu – tuttavia è stata annullata per l’emergenza sanitaria mondiale dovuta al coronavirus.

A pochi giorni dalla partenza per il Nepal è doveroso, anche se ovvio, comunicarlo alle decine di persone che ogni giorno ci seguivano in una preparazione lunga 12 mesi e che ci ha sempre sostenuto ed incoraggiato.

Oggi più che mai abbiamo una vetta molto più importante da scalare ed è quella della sopravvivenza al Covid-19 che miete vittime in tutta italia.

Come ogni sfida, come ogni impresa anche questa esige coraggio, determinazione e tanta intelligenza ed è giusto affrontarla con la mia famiglia, con i miei cari e con la mia gente che tanto mi ha dato ed è giusto che io, nel mio piccolo do tutto me stesso.

Anche Agnieszka Rogos, polacca e compagna di verticale di Cangemi, si dice pronta ad affrontare questa sfida ed è certa che tutto andrà per il meglio. La spedizione himalayana è solo rimandata.

La libertà di scalare un settemila è solo rimandata, ho già comunicato tutto al team di kathmandu e sono commosso della vicinanza che quotidianamente mi arriva dal nepal, da quelle persone che ormai fanno parte integrante della mia vita.

Oggi, più che mai l’Italia ha bisogno di tutti i suoi figli e io sono pronto a stare vicino e dare tutto me stesso per quel tricolore che in ogni vetta sventolo con immenso orgoglio.

Forza Italia, Forza Italiani andrà tutto bene!!!!