Locri, tentato suicidio in carcere: la Polizia Penitenziaria salva detenuto 44enne
L'uomo aveva realizzato un cappio rudimentale. Il tempismo degli agenti ha evitato la tragedia
20 Agosto 2025 - 07:57 | Comunicato Stampa

Momenti di paura nel tardo pomeriggio di lunedì 18 agosto presso la Casa Circondariale di Locri, dove un detenuto egiziano di 44 anni ha tentato il suicidio per impiccagione all’interno della sua cella.
L’uomo, rimasto momentaneamente solo nella camera di pernottamento, aveva realizzato un cappio rudimentale. Solo il tempismo e la professionalità degli agenti di Polizia Penitenziaria hanno evitato la tragedia, riuscendo a soccorrerlo in tempo.
Il detenuto è stato immediatamente trasferito nell’infermeria interna, poi affidato ai sanitari del 118 e del pronto soccorso dell’ospedale di Locri, dove ha ricevuto ulteriori cure. In tarda notte si è ripreso e attualmente gode di buona salute.
L’allarme della UilPa Polizia Penitenziaria
A denunciare la situazione è Ivan Leotta, segretario locale della UilPa Polizia Penitenziaria, che sottolinea le gravi difficoltà operative dell’istituto:
- personale sottodimensionato, costretto spesso a turni massacranti;
- sovraffollamento che rende Locri la struttura penitenziaria più affollata della Calabria, come evidenziato dall’ultima relazione del Garante dei detenuti;
- presenza di detenuti di 18 diverse nazionalità, con tutte le complessità gestionali che ne derivano.
La richiesta di rinforzi
«Il lavoro della Polizia Penitenziaria è invisibile al mondo esterno ma costante e impegnativo – dichiara Leotta – ed è solo grazie all’abnegazione del personale che si evitano criticità e degenerazioni. Alla luce del maxi-piano di assunzioni in corso, chiediamo urgenti rinforzi di organico per la Casa Circondariale di Locri, perché la sicurezza potrebbe sfuggire di mano da un momento all’altro».