Manifestazione d'interesse per il S. Agata. A CityNow il sindaco Versace

Il facente funzioni della Città Metropolitana, spiega il percorso, le opzioni, i possibili scenari

La Città Metropolitana di Reggio Calabria ha pubblicato l’avviso per la ricezione di eventuali manifestazioni di interesse per la gestione del Centro Sportivo Sant’Agata. Le adesioni dovranno pervenire esclusivamente a mezzo pec, sull’albo pretorio della Città Metropolitana, entro le ore 12.00 del 11 ottobre, all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Si apre un nuovo percorso per lo storico centro sportivo voluto fortemente all’inizio degli anni 90 dall’allora presidente della Reggina Pino Benedetto e diventato una delle eccellenze a livello nazionale, capace di costruire e crescere talenti, molti dei quali hanno avuto carriere brillanti nel mondo del calcio. Tra fallimenti, rinascite, nuovi fallimenti e tentativi di ripartenza, torna al centro della discussione e, come detto in apertura, attende una nuova proprietà che lo possa prendere in concessione. Ne abbiamo parlato con il sindaco f.f. Carmelo Versace che nel dettaglio ci ha spiegato quello che sarà il percorso:

Mi chiamate nella giornata in cui abbiamo ottenuto l’ok per la risoluzione del contratto dell’energia elettrica stipulato dalla società che aveva in gestione il centro. Adesso ci si prepara al subentro di un nuovo operatore. Fino ad allora ci si alimenta con il gruppo elettrogeno pagato dalla Città Metropolitana fino a sabato scorso, mentre da lunedi è La Fenice Amaranto che ne sta sostenendo i costi.

Quello della manifestazione di interesse è un obbligo che abbiamo, ci è imposto dal regolamento. Vogliamo verificare l’eventuale esistenza di imprenditori intenzionati a gestire il centro sportivo S. Agata secondo quelli che sono i canoni economici stabiliti che corrispondono alle 120mila euro l’anno, una quotazione già stabilita in passato, alla quale bisognerà aggiungere i costi gestione. Questo, come detto, è un passaggio obbligatorio prima del bando, non è vincolante ma ci potrà consentire di avere una idea rispetto a come potrà rispondere il territorio. Poi inbase a quello che accadrà, decideremo se fare il bando. Qualora non dovessimo riscontrare partecipazione alcuna, provvederemo ad una gestione diretta. In questo momento la manifestazione di interesse riguarda tutto il centro, una gestione diretta, invece, ci porterebbe a fare altre valutazioni (spacchettamento).

Mi auguro La Fenice Amaranto partecipi. Se parliamo di identità, di riscatto, immagino che loro ci siano in questa prima fase. In questo momento hanno in gestione campo 2 e 3, le foresterie e gli uffici amministrativi. Non siamo obbligati a dare un seguito alla manifestazione di interesse con un bando, sarà una scelta politica in base a quello che ci arriverà. Come eventualità ci sarebbe anche quella di aprire il centro alle società che hanno bisogno di strutture e magari realizzare il sogno di tanti ragazzini amanti del calcio, che non hanno mai calcato un terreno di gioco come quello del centro S. Agata”.