Mannoli, tuffo nel passato tra origini e tradizioni - FOTO

A far da cornice al “pomeriggio storico”, l’inaugurazione, nella stessa piazza intitolata a Zanotti Bianco, di un dipinto realizzato da una giovane artista del posto

Un tuffo nel passato per Mannoli e per i suoi abitanti.

Mannoli, origini e tradizioni”, questo il titolo del convegno che nei giorni scorsi ha dato l’occasione alla giovane Comunità di Mannoli di immergersi nel passato per ripercorrere, assieme ad illustri ospiti, le orme storiche che hanno dato origine a questo piccolo borgo ricco di colori e di valori ed equidistante dalla turistica Gambarie e dalla storica Santo Stefano.

Il fulcro del convegno (che ha visto partecipare e poi chiudere i lavori l’Onorevole Francesco Cannizzaro ed anche il Prof. Giuseppe Zimbalatti, il Prof. Alfredo Focà, la Prof.ssa Angela Martino, nel ruolo di relatori, mentre la prof.ssa Giuseppina Princi ha fatto pervenire i suoi saluti ed il Sindaco, Dott. Francesco Malara ha svolto il ruolo di Moderatore) ha ruotato attorno alla figura di Umberto Zanotti Bianco ambientalista, filantropo a cui è ricollegata la costruzione, circa un secolo fa, della colonia Franchetti, ubicata al centro dello stesso paese ed intorno alla quale si è sviluppata Mannoli.

Comunità aggregante” è l’espressione che meglio rappresenta il piccolo paese, e della quale si è ampiamente discusso nel corso del pomeriggio, tra la testimonianze storico-scientifiche dei professori, il racconto delle abitudini di vita dei primi abitanti, e quelle personali dell’On. Cannizzaro, cresciuto proprio nella piccola frazione.

Comunità aggregante è la definizione utilizzata dal Sindaco Malara che, nell’illustrare anche i lavori e le opere già realizzate ed in corso di realizzazione da parte dell Amministrazione Comunale a Mannoli, ne ha esplicitato la definizione :

“Raro esempio di un modello inclusivo ora come allora e sempre e comunque all’insegna delle buone abitudini e della salubrità; motivi per i quali , insieme ad una possibile produzione agricola forestale, si può ottenere e si deve quindi puntare su uno sviluppo turistico legato alla qualità di vita di cui è possibile godere,quindi una crescita incentrata sull’enogastronomia e sull’ambiente che promuova sempre di più le caratteristiche naturali e le risorse di cui è ricco il territorio nell’ambito di un modello partecipativo in cui il fattore umano avrà sempre il ruolo preponderante per lo sviluppo di questa Comunità”.

A far da cornice al “pomeriggio storico”, l’inaugurazione, nella stessa piazza intitolata a Zanotti Bianco, di un dipinto realizzato da una giovane artista del posto, Marica Fotia, supportata dall’intero Comitato Civico Donne in Movimento, promotore ed organizzatore della riuscitissima e partecipatissima manifestazione.