Angela Marcianò si dissocia dalla Lega: 'Non accetto investiture di partito'

La candidata sindaco risponde per le rime a chi la vedeva già con la Lega e lancia un appello ai suoi sostenitori

A far luce su una possibile liaison fra la Lega e Angela Marcianò è la diretta interessata. La candidata sindaco di Reggio Calabria ha voluto rispondere alle numerose domande di questi giorni attraverso un post su Facebook che scioglie ogni dubbio.

“Carissimi Amici, sono costretta a rispondervi con questo mezzo perché non potrei mai farcela a rispondere a tutte le telefonate, le email, i messaggi su Messanger, Facebook, Skype, WhatsApp.

Sono stata inondata da un mare di sollecitazioni provenienti da gente pulita che, nonostante tutto, mi consente di navigare serena. Gente che esiste e resiste anche a Reggio Calabria.

Credo pertanto opportuno, come ho sempre fatto, fare chiarezza. Anche io come voi continuo ad apprendere solo dalla stampa notizie che riguardano la mia persona e da ultimo anche di una candidatura con la Lega.

Ho dichiarato che il mio gruppo è indipendente e non avrebbe mai potuto accettare “investiture” dirette e di partito. Non abbiamo chiuso ad alcun sostegno esterno, ma sempre nell’ottica del supporto ad uno schieramento civico e libero.

Immagino che anche in questa vicenda che mi riguarda ci sia stata una “regia” che abbia pensato a questo teatrino mediatico come al modo migliore per provocare disorientamento. Gli obiettivi sono più che evidenti. Chi li ha pensati temo che abbia poca memoria.

Non ho mai risposto a logiche di partito, ma sono stata scelta e cercata dai partiti. Amo la mia professione e rispondo solo alla mia coscienza. Ho accettato incarichi politici in un partito e li avrei accettati in qualunque altra compagine politica per puro spirito di servizio verso la città. Ho sempre manifestato il mio disappunto rispetto alle cose che non ho ritenuto corrette, senza nessun timore reverenziale nei confronti di nessuno, tanto a Reggio quanto a Roma. In questi anni tanti hanno cercato di fermarmi ed in diversi modi. Eppure siamo ancora qua, vivi e vegeti. Adesso tocca a chi dovrà trovare il coraggio di candidarsi al mio fianco per consentirmi di scendere in campo. Non posso offrirvi le faraoniche strutture dei partiti. Offriamo idee e riscatto sociale e non illusorio clientelismo. Non ho una tessera di partito in tasca, ma una carta d’identità di cui sono orgogliosa perché attesta che sono nata in questa città.
Fate pure una foto di questo mio appello.

E, comunque andranno le cose, rileggetelo fra qualche anno”.