Reggio, rissa tra minori finisce a coltellate: appello del Garante Marziale alle famiglie

"Madri e padri controllino i loro pargoli. Sia famiglia a rispondere". Le parole del Garante per l'infanzia e l'adolscenza

polizia movida

“Sarebbe facile chiedere maggiore controllo sul territorio, ma non bastevole, tale e tanta è la delinquenza minorile diffusa nelle aree urbane”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, in riferimento alla lite tra minorenni la notte scorsa a Reggio Calabria, finita a coltellate.

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“Il mio richiamo è, sì, rivolto alle istituzioni, ma siano le famiglie a controllare i loro pargoli. Siano padri e madri ad accertarsi se i figli detengono coltelli o altri strumenti di offesa fisica. Sia la famiglia – incalza il Garante – a doverne rispondere, in base a quella responsabilità genitoriale, un tempo denominata potestà, che consiste nell’insieme dei doveri e dei diritti che spettano ai genitori nei confronti dei figli minori, finalizzati al loro mantenimento, educazione, istruzione e assistenza morale.”

La responsabilità genitoriale

“È un complesso di poteri e doveri che i genitori devono esercitare di comune accordo, tenendo conto delle capacità, inclinazioni e aspirazioni del figlio, soprattutto quando esse risultino delinquenziali. In assenza di tali responsabilità – conclude Marziale – le autorità preposte determinino la decadenza”.

Per il Garante, infine:

“Quanto accaduto a Reggio Calabria la scorsa notte fa il paio con altri episodi di cronaca recenti, con minorenni coinvolti, che hanno innescato in città un’inevitabile tautologia della paura.”

Marziale mette in evidenza come il controllo e la responsabilità siano essenziali per prevenire la violenza minorile e la crescente insicurezza nelle città.