Mascherine Ffp2 obbligatorie sui voli in Italia

n quasi tutta Europa termina l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione personale sugli aerei, ma non in Italia e Germania

In quasi tutta Europa termina l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione personale sugli aerei, ma non in Italia e Germania. Nella Penisola le mascherine sugli aeroplani resteranno obbligatorie fino al 15 giugno, mentre a Berlino e dintorni sarà così fino al 23 settembre.

Obbligo di mascherina Ffp2 in aereo

La mascherina Ffp2 resta obbligatoria “per i passeggeri e gli equipaggi dei voli operanti su territorio nazionale (la cui tratta preveda pertanto origine e destinazione in Italia), indipendentemente dal Paese di rilascio della licenza del vettore aereo”.

È quanto si legge sulle linee guida dell’Enac, che l’ANSA ha avuto modo di consultare.

“Per l’accesso e l’utilizzo di aeromobili gestiti da vettori aerei con licenza italiana – si legge inoltre- è sempre obbligatorio indossare una mascherina FFP2, sia per i passeggeri che per il personale della compagnia aerea”.

Per quanto riguarda invece i voli che operano su tratte internazionali si ritengono applicabili le norme in vigore nel Paese che ha rilasciato la licenza al vettore aereo. Nelle linee guida l’Enac raccomanda agli operatori aerei di informare “in modo efficace i passeggeri circa le misure richieste a bordo degli aeromobili in modo tempestivo, nonché circa le regole e le misure sanitarie vigenti negli Stati di partenza e destinazione”.

L’Enac inoltre precisa che è comunque sempre raccomandato “l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi al chiuso pubblici ed aperti al pubblico”. E per questo “è raccomandato ai gestori di apporre idonea segnaletica, includendo informazioni relative al corretto utilizzo delle mascherine e di disporre, laddove possibile, distributori automatici di mascherine e altri dispositivi di protezione individuale in prossimità degli accessi al Terminal. È infine raccomandato l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie da parte dei passeggeri vulnerabili (cd. “fragili”)”.

Fonte: Ansa